"Settimana contro la violenza"

Carfagna "La scuola sia palestra
di tolleranza e di rispetto"

Stanziati 250 mila euro, lezioni contro bullismo e intolleranze

 La Stampa, 21.10.2011

ROMA
Le scuole come palestre di tolleranza e di rispetto. È questo in estrema sintesi l’obiettivo della “Settimana contro la violenza” e le iniziative ad essa correlate.

La Settimana, giunta alla terza edizione, è stata istituita nel 2009 grazie a un’intesa tra il ministero delle Pari opportunità e il ministero dell’Istruzione università e ricerca ed ha come scopo quello di sensibilizzare la popolazione scolastica, innanzitutto studenti, ma anche insegnanti e genitori sul tema della prevenzione e del contrasto a ogni forma di discriminazione o violenza.

Le iniziative della Settimana, che si è appena conclusa ma che proseguiranno per tutto l’anno scolastico, sono state illustrate ieri dai ministri Mara Carfagna e Mariastella Gelmini «Scopo dell’iniziativa -ha sottolineato Carfagna - è quello di sensibilizzare la popolazione scolastica su temi delicati come il contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza, tolleranza e rispetto di ogni differenza».

Anche quest’anno, ha evidenziato ancora la Carfagna «accanto a iniziative organizzate dalle scuole nel rispetto della loro autonomia, il dipartimento per le Pari opportunità ha finanziato, stanziando 250 mila euro, diversi interventi mirati. Questi incontri - ha aggiunto - cominciati nei giorni scorsi e che proseguiranno nei prossimi mesi, sono stati realizzati con le principali associazioni che si occupano di contrasto alle discriminazioni. Dalle Acli alla Agedo, dall’Arcigay alla Fish, da Telefono Azzurro a Telefono Rosa. Insieme, ciascuna per il suo ambito di attività, la associazioni hanno organizzato oltre cento cicli di lezione in altrettante scuole, a Nord come al Sud, in periferia come nelle grandi città, con particolare attenzione ai luoghi che sono stati teatro di episodi di discriminazione dovuta al sesso, alla razza, alla religione, ad una diversa abilità od orientamento sessuale».

Il progetto, iniziato in forma sperimentale tre anni fa, ha evidenziato la Gelmini, è proseguito con grande partecipazione nel corso degli anni «negli anni scorsi c’è stata una risposta importante e decisamente creativa di centinaia di istituti che hanno organizzato iniziative disparate: dibattiti, incontri sull’uso consapevole delle tecnologie, faccia a faccia con le forze dell’ordine, ma anche concorsi di grafica sul tema della non violenza, o corsi di autodifesa per le studentesse nelle ore di ginnastica».

Hanno poi aderito molti istituti in cui si sono verificati episodi di bullismo. Le attività svolte all’interno delle scuole, ha infine evidenziato Gelmini, hanno riscosso l’apprezzamento non solo degli alunni ma anche degli insegnanti.