Formazione iniziale docenti, di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 17.10.2011 È la quota complessiva per il prossimo triennio comunicata dal Miur. Di questi 7.239 faranno parte del I grado e 19.125 del II, per i quali transitoriamente è previsto il Tfa abilitante di un anno. Al Lazio la quota più grande: oltre 5.000 posti. Alto anche il numero concesso a Lombardia, Puglia e Sicilia. Soddisfatto l’Anief. Finalmente una buona notizia per i tanti giovani che vogliono intraprendere la carriera di docente della scuola italiana acquisendo una certificazione fondamentale, quale è l’abilitazione all’insegnamento: ad una settimana dall’ultimo giorno utile per l’invio delle proposte da parte degli atenei coinvolti nella formazione, il 14 ottobre il Miur ha reso pubblico che a partire dall’anno accademico appena avviato, e per i prossimi due, intenderà selezionare e formare, proprio attraverso le università che si sono rese disponibili, oltre 26.300 candidati. Di questi 7.239 faranno parte del I grado e 19.125 del II grado (per i quali transitoriamente la normativa prevede il Tfa abilitante della durata un anno). Sulla base delle disponibilità dei posti vacanti e della ricezione degli atenei, la fetta decisamente più grande dei posti che andranno a concorso è stata riservata al Lazio, dove verranno messi in palio ben 5.095 posti complessivi. Alto anche il numero di candidati da selezionare in Lombardia (3.817), Puglia (2.930), Sicilia (2.375), Emilia Romagna (1.759), Campania (1.430), Marche (1.325) e Toscana (1.135). Davvero esiguo invece il contingente triennale assegnato al Trentino: appena 153 posti. Prima della definizione delle prove di ammissione, il Miur è ora chiamato a definire le singole classi di concorso di medie e superiori: la loro mancata revisione fa però temere ulteriori slittamenti per l’avvio delle selezioni. La notizia della pubblicazione dei posti vacanti ha soddisfatto l’Anief, il sindacato dei docenti in formazione: “L’ammontare è quasi il doppio di quello degli abilitati nelle leve della Ssis. E’ una buona notizia: le università stanno facendo la loro parte. Auspichiamo che il Miur – avverte però l’organizzazione guidata da Marcello Pacifico - abbia la forza e volontà politica per attivare corsi numerosi, secondo la proiezione del fabbisogno nelle singole classi di concorso, e possa presto decidere le date per le prove di ammissione”. |