LA RELAZIONE DELL'ASL

Scuole a pezzi, 40 istituti a rischio

Rapporto choc: soffitti pericolanti, pioggia nelle aule
Decine di segnalazioni all’ufficio scolastico provinciale.

Samantha Dell’Edera Il Corriere del Mezzogiorno, 14.11.2011

BARI - Controsoffitti pericolanti, aule allagate, finestre rotte, scale di sicurezza inutilizzabili. Le scuole della provincia di Bari versano in uno stato di abbandono. A certificarlo è stata la Asl che ha avviato delle ispezioni all’interno degli istituti. Decine poi le segnalazioni arrivate anche all’Ufficio scolastico provinciale. Sono quaranta gli istituti che necessitano di interventi urgenti e per i quali il provveditore Giovanni Lacoppola ha inviato sollecitazioni alla Provincia e ai Comuni interessati. Nell’elenco ci sono 19 circoli didattici di Bari, Altamura, Terlizzi, Minervino, Molfetta, Valenzano, Gravina, Sammichele, Palo del Colle, Triggiano, Molfetta e Barletta; quattro scuole medie di Grumo, Andria, Terlizzi e Alberobello e 17 scuole superiori di Bari, Cassano, Altamura, Monopoli, Mola, Molfetta, Barletta, Andria, Trani e Canosa. Diversi i problemi denunciati. Per quanto riguarda il capoluogo regionale, la Asl ha avviato monitoraggi, riscontrando numerose irregolarità. Ad esempio nel liceo linguistico Marco Polo di Poggiofranco. Qui non è mai stata fatta la revisione sulle scale di emergenza; i pannelli del controsoffitto sono sconnessi e divelti in diversi punti, con fuoriuscita di cavi elettrici; bisogna sostituire porte e finestre e procedere alla pulizia degli spazi esterni con relativa derattizzazione. Infine mancano quattro aule per ospitare 100 alunni.

«Sono anni che chiediamo interventi - spiega il dirigente Antonio Guida - per i controsoffitti siamo stati costretti a stanziare noi soldi, 15mila euro, togliendoli quindi ai progetti scolastici. Senza dimenticare che c’è una classe che si allaga ogni volta che piove». All’alberghiero Perotti la Asl suggerisce di procedere con la pulizia dei giardini, con la sostituzione di vetri rotti, la riparazione dell’impianto di riscaldamento, fino alla sostituzione di alcune maniglie delle porte. Al liceo artistico De Nittis la pavimentazione esterna andrebbe riparata, così come ci sono tapparelle rotte in diverse aule. Manca anche la rete di protezione ai balconi e ci sono pochi bagni a disposizione dei ragazzi. Un altro documento riguarda ad esempio il liceo scientifico Scacchi dove la Asl invita le istituzioni a procedere con la ristrutturazione di alcune aule e corridoi, la sostituzione della scala antincendio e la sistemazione delle palestre coperte. All’istituto tecnico Pitagora si richiede il ripristino di palestra ed aule oltre ad una radicale pitturazione. In quasi tutte le scuole inoltre gli impianti antincendio non sono quasi mai a norma.

«Riceviamo segnalazioni quasi ogni giorno - spiega il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Giovanni Lacoppola - per questo ho invitato gli enti preposti a mettere in atto tutti gli opportuni e possibili interventi nonché a realizzare le condizioni di fattibilità necessarie affinché possano essere soddisfatte le esigenze delle istituzioni scolastiche: i ragazzi devono studiare in edifici idonei, sicuri ed adeguati a garantire il regolare funzionamento delle scuole stesse». In alcuni istituti, la mancata manutenzione o l’assenza di lavori di ristrutturazione causano anche ritardi nell’avvio di alcuni servizi. E’ il caso di alcune scuole di Bitonto dove la mensa deve ancora partire. «Ci sono situazioni al limite - conclude Lacoppola - è necessario intervenire il prima possibile. Siamo a novembre e molte delle segnalazioni sono rimaste ancora sulla carta. Solo strutture idonee e sicure, che costituiscono elemento fondamentale ed integrante del sistema scolastico, possono assicurare la necessaria funzionalità della scuola dell’autonomia ed il raggiungimento degli obiettivi preposti».