Legge di Stabilità: Pensione a 67 anni
Dal 2026 l'età minima per la pensione di
vecchiaia sarà di 67 anni, InvestireOggi, 13.11.2011 LEGGE DI STABILITA’ – Il dado è tratto. Dopo rinvii e numerose messe a punto, il convulso iter di adozione del maxiemendamento alla Legge di Stabilità, contenente le misure richieste dall’Europa e dalla Bce all’Italia, per fare fronte alla crisi del debito e rilanciare la crescita, si è concluso sabato. Il testo del maxi emendamento al ddl Stabilità (vedi DDL Stabilità 2011: focus sui punti del Maxiemendamento), dopo il via libera del Senato, è approdato ieri alla Camera dove è stato approvato (vedi DDL Stabilità, la Camera dice Si). Le forti turbolenze sui mercati, e la pressione da questi esercitata sul governo italiano, hanno forzato i tempi della politica, notoriamente piuttosto blandi, imprimendo un colpo di acceleratore all’approvazione del ddl di stabilità e dettando una serrata tabella di marcia. L’imperativo era solo uno: fare presto. Il tempo è prezioso, si sa. E non va sprecato. Soprattutto quando ce n’è poco e le questioni da risolvere hanno un carattere d’urgenza. L’Italia è stata chiamata a dare risposte, in fretta. Nella serata di ieri il premier Berlusconi ha rassegnato le dimissioni. Privatizzazioni, vendita della proprietà pubblica, semplificazioni della burocrazia, ordini professionali, pubblico impiego. Sono alcune delle modifiche apportate al pacchetto anti-crisi, l’ultima versione con le misure aggiuntive, e più rigorose, suggerite dall’UE. PENSIONI REQUISITO MINIMO DEI 67 ANNI - Ma tra gli impegni che il Governo italiano ha assunto con Bruxelles, vi è quello sul pensionamento. La normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi e pomo della discordia tra la lega di Bossi e Berlusconi. Intanto é scritto nero su bianco nella bozza: nel 2026 tutti (uomini e donne) dovranno andare in pensione a 67 anni. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl di stabilità. E così aveva promesso Berlusconi all’Unione Europea, la quale ha sollecitato l’Italia ad approvare “il pacchetto di misure nel week end, per mandare un segnale ai partner internazionali e ai mercati”..La relazione tecnica evidenzia che, in virtù della legislazione vigente, il requisito minimo dei 67 anni viene raggiunto in periodi diversi, a seconda delle categorie. Per lavoratori autonomi, ad esempio, i 67 anni saranno raggiunti nel 2016 e, considerando i 18 mesi della finestra, l’accesso alla pensione di vecchiaia scatterà a metà del 2017. Per i dipendenti del pubblico impiego i 67 anni verranno raggiunti nel 2022, e la pensione cadrà nel 2023. Per le lavoratrici autonome il pensionamento scatterà a metà 2025, mentre per le dipendenti del settore privato, a cui si applica un meccanismo più graduale di incremento dell’età, viene richiesto il requisito dei 67 anni a partire dal 2025. COSA E’ CAMBIATO? – A conti fatti sembra essere cambiato poco rispetto alle precedenti riforme. Nella manovra d’estate (legge 111 del 2011) infatti, era già previsto che la pensione di vecchiaia scattasse a 66 anni e 7 mesi. Ai fini del calcolo del momento effettivo del pensionamento, bisogna aggiungere al requisito anagrafico richiesto, un anno (18 mesi per gli autonomi), come previsto dalla finestra mobile, che impone di aspettare dodici mesi prima del ritiro dell’assegno. Per cui, per chi andrà in pensione a partire dal 2026, l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia sarà di 67 anni. La norma del maxiemendmaneto prevede infatti che, qualora l’età minima dei 67 anni non fosse assicurata, nel 2026 scatta automaticamente l’aumento dell’età. Fino ad oggi la soglia di vecchiaia è fissata a 65 anni e sarebbe dovuta salire di due anni a regime in modo indotto solo per l’effetto dell’aggancio all’aspettativa di vita e delle finestre mobili. Per quanto riguarda la pensione di anzianità invece “sono già stati rivisti i requisiti necessari per l’accesso, che aumenteranno gradualmente fino ad arrivare a regime a partire dal 2013 e che sono in ogni caso agganciati in aumento all’evoluzione della speranza di vita”. LE STIME DEL TESORO – Tenendo conto dell’adeguamento dell’età pensionabile alle speranze di vita, già in vigore, il Tesoro stima che Nel 2050 uomini e donne potranno accedere alla pensione di vecchiaia intorno a 70 anni. Come salirà, nel corso degli anni , l’età di ritiro dal lavoro? Una risposta ci viene fornita dalla relazione tecnica a uno degli emendamenti presentati dal governo alla legge di Stabilità, che abbozza una previsione.”Una volta raggiunta l’età minima di accesso al pensionamento a 67 anni entro il 2026 per tutte le categorie di lavoratori, la stessa cresce ulteriormente per effetto dell’adeguamento agli incrementi della speranza di vita per raggiungere valori prossimi ai 70 anni attorno al 2050″, stima il Tesoro. L’età per l’accesso alla pensioni di anzianità sarà invece intorno ai 67 anni, sempre nel 2050. Sempre nella relazione tecnica si spiega che “per il pensionamento anticipato indipendente dall’eta’ anagrafica con anzianità contributiva minima a 40 il requisito contributivo rimane costante nel tempo perche’ non sara’ adeguato agli incrementi di speranza di vita”.
|