Gli
studenti veneti scrivono 26.11.2011 PADOVA / Gli studenti veneti, delusi per l’assenza del ministro Profumo all’incontro previsto a Padova, scrivono una lettera aperta al neo responsabile dell’Istruzione. Chiedono più attenziome nei confronti dei giovani “che, come tutte le fasce deboli della società, sono stati tanto penalizzati dalla crisi e dalle scelte politiche effettuate negli ultimi tre anni”. Un messaggio a firma degli Studenti Medi del Veneto, insieme con StudentiPer-UDU Padova, Unione degli Universitari di Verona e Unione Studenti Universitari-UDU Venezia. “La scorsa settimana il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato l’assestamento di bilancio per l’anno 2011, all’interno del quale è stato approvato, grazie all’intervento dei Consiglieri regionali Ruzzante, Bortoli e Sinigaglia, un emendamento che assegna un aumento di 800.000 euro al capitolo di spesa sulle borse di studio universitarie.Ma com’è andata esattamente? Facciamo un salto indietro: Come funziona il finanziamento delle borse di studio? La copertura delle borse di studio è di competenza regionale, quindi deriva da un apposito capitolo di spesa della Regione; tale capitolo viene poi integrato anche dallo Stato con un Fondo Integrativo Nazionale e dai singoli atenei”. Ma ecco cosa è accaduto negli ultimi tempi, dicono gli studenti: “Il fondo integrativo nazionale è stato ridotto a poco più di 100 milioni di euro (contro i 250 circa di due anni fa, contro l’1,5 miliardi che Francia e Germania investono annualmente nei loro fondi). La quota di questo fondo nazionale destinata al Veneto è poi stata trattenuta in Regione con la scusa (accampata dalla Giunta Zaia) di non poterla girare immediatemente agli atenei a causa del Patto di stabilità. Risultato? Allo stato attuale risultano scoperte per l’anno accademico 2010/2011 ben 3193 borse di studio in tutto il Veneto (di cui 2000 solo a Padova) su un totale di 9853 aventi diritto, contro le 122 rimaste scoperte l’anno precedente”.
“I fondi per il diritto allo studio – dicono ancora i ragazzi che
speravano di incontrare il ministro a Padova – sono stati tagliati
del 95% e a causa dei tagli alle Regioni il costo dei trasporti
pubblici è aumentato in maniera considerevole. Inoltre il costo dei
testi scolastici è ritenuto insostenibile. Chiediamo il ripristino e
l’ampliamento dei fondi a disposizione per le borse di studio – si
afferma nel documento – un trasporto pubblico più efficiente e
attento alle necessità dello studente, soluzioni (come il comodato
d’uso per i libri di testo) in grado di abbattere le barriere
economiche che ostacolano il diritto allo studio”. |