ITP:
una categoria
di docenti da eliminare?
Prof.ssa Teresa Sicoli 21.11.2011
Gentile Sig. Ministro,
le scrivo questa mia per comunicare un disagio che da anni prende
piede nella mia vita professionale e che riguarda una categoria
molto bistrattata.
Sono anni ormai che insegno. Dal 1991 con varie supplenze e dal 2005
con l’immissione in ruolo; cerco di onorare le mansioni di cui sono
stata ‘insignita’ (mi riferisco all’abilitazione all’insegnamento).
Sono una docente di laboratorio, un insegnante tecnico pratico e ne
sono fiera. Ogni giorno porto a casa un “pezzo” di soddisfazione per
il lavoro svolto in laboratorio, in classe e in tutti gli ambiti
scolastici.
Prima di essere una docente della disciplina di laboratorio
d’informatica gestionale sono un’educatrice e sono felicissima di
incontrare studenti ai quali dare un contributo per farli diventare
cittadini con la competenza richiesta dal loro diploma e ancor di
più renderli persone oneste e libere verso il mondo della legalità.
Ringrazio i ragazzi per la loro testimonianza con la quale acclamano
il ruolo che svolgo con tutta la dignità possibile.
Purtroppo questa dignità e questo entusiasmo li sto perdendo.
Ciò è dovuto alle politiche che decantano, è vero, un’istruzione che
vada oltre la sterile conoscenza che dovrebbe far da leva ad una
competenza in grado di dare slancio e impulso a quella famosa
QUALITA’ che il nostro Ministero vuole a tutti i costi, facendone
uno scudo di bandiera per eguagliare i nostri concittadini europei,
ma che nello stesso tempo la rigetta.
Mi sento deturpata ed offesa perché sono stata abilitata alla
professione di docente e tutti i giorni cerco di perorare la causa
con molta onestà.
Ora le chiedo, con la nuova Riforma e con i vari disegni di legge (DdL
Stabilità già approvato) che mirano soltanto ad una politica
improntata sulla parola TAGLIO, quindi basata solo sul vile denaro e
nel cercare di eliminare la nostra categoria e l’attività di
laboratorio (già mortificata nel dimezzamento delle ore di
laboratorio) che è alla base delle competenze richieste dai diplomi
tecnici e professionali, come posso io difendermi da questa
ingiustizia ed entrare ogni mattina in classe o in laboratorio e
dire ai miei alunni di iniziare una lezione per acquisire le
competenze che il Ministero reclama e nel contempo chiedere loro di
portare avanti i loro saperi e le loro competenze in un mondo di
legalità, dove la legalità e la democrazia non esistono?
Tutto ciò perché ruoli richiesti, conclamati e svolti con dignità,
sono ribaltati, ignorati ed offesi, con molta leggerezza.
Questo DdL è solo l’inizio di una catastrofe che vede gli Itp (circa
25.000 unità della tabella C in tutta Italia), come sempre, una
categoria da schiacciare ed eliminare. Siamo numerosi, ma non siamo
dei numeri ed io ne sono una testimonianza perchè non mi sento tale
e rivendico il rispetto nell’espletamento delle mie mansioni e nella
difesa a spada tratta del lavoro di laboratorio che dà la
COMPETENZA.
Come posso far sentire la mia voce di legalità? Non è un contesto in
cui la legalità viene messa sotto i piedi? Emergeranno ulteriori
indicazioni per esprimere ancor meglio la situazione dettagliandola
in un documento o anche solo con un comunicato di richieste, per far
valere ancora qualche stralcio di democrazia, che a quanto pare in
questo paese poche persone hanno a cuore.
Grazie anche solo per l’attenzione, la saluto cordialmente.
Prof.ssa Teresa Sicoli