LA POLEMICA

Il messaggio dei precari a Mario Monti

Carmine Saviano la Repubblica, 21.11.2011

Liberarsi dalla precarietà. Attraverso contratti stabili e l'estensione dei diritti e delle tutele ai "lavoratori discontinui". Il Nostro Tempo è Adesso, la rete che raccoglie numerose associazioni di precari, ha lanciato da Roma un messaggio al nuovo Presidente del Consiglio, Mario Monti: "L'emergenza sociale di questo paese è la precarietà di lavoro e di vita di una generazione". E per scardinarla è necessario "estendere i diritti e la cittadinanza che sono fondamento della democrazia". Poi la richiesta di un confronto con il governo e con il nuovo premier: "Vogliamo essere attori di questo cambiamento". E sulle misure da adottare: "Vogliamo la patrimoniale, subito".

Proposte, appelli, cifre. Un quadro completo delle condizioni in cui lavorano migliaia di giovani italiani. La fotografia di un pezzo di Paese che, nonostante competenze e impegno, resta ancora sospeso, impossibilitato a progettare il proprio futuro. L'obiettivo è rovesciare i rapporti di forza: "I veri garantiti non hanno il volto delle nostre madri o dei nostri padri, ma vanno cercati tra chi ha evaso il fisco e si è arricchito negli anni della crisi, speculando sulla fragilità del nostro paese." dice, in un suo intervento Emanuele Toscano, del Coordinamento Precari dell'Università.

Contratti ed estensione dei diritti, certo. Ma anche politiche di sostegno al reddito. Un ripensamento del Welfare, che vada nella direzione di "un'estensione in senso universalistico del sostegno al reddito per chi è senza lavoro". Poi "l'introduzione anche in Italia di un Reddito minimo, finanziato dalla fiscalità generale, per chi cerca il primo lavoro e non lo trova" dice Francesco Vitucci dell'Associazione dei Dottori di Ricerca e dottorandi italiani. Altro nodo, il sistema previdenziale. Per Chiara Barbato, della Rete degli Operatori del Sociale, c'è bisogno di "un intervento sulla previdenza finalizzato non a far cassa tagliando le garanzie di chi ha lavorato una vita, ma indirizzato alla vera emergenza del futuro: garantire a chi oggi lavora con un contratto precario un futuro previdenziale dignitoso".

Poi le richieste. E le indicazioni su dove trovare le risorse per risolvere il problema della precarietà. "Noi che un patrimonio non lo abbiamo mai avuto, vogliamo che chi lo ha accumulato sulle nostre spalle paghi. E paghi salato. Questo significa patrimoniale, subito". E ancora: misure che colpiscano chi ha speculato sul mercato della casa e sui titoli di stato. "E sopratutto vogliamo che chi ha evaso o evaderà il fisco non possa transare, non possa beneficiare di condoni o scudi, ma debba pagare tutto ciò che deve. Tutto, fino all'ultimo euro. Come accade a tutti noi quando riceviamo una multa o una cartella esattoriale".

Infine, un decalogo. Il programma della generazione precaria. Premessa: "La precarietà non è un accidente del destino, né un dato immodificabile. È il frutto di processi economici e di scelte (e non scelte) politiche. La precarietà è un problema di diritti, di stabilità, di continuità del lavoro e di reddito, è un problema di welfare e di opportunità. È un problema di soldi e di previdenza". Poi le dieci proposte, dal contratto stabile al reddito minimo d'inserimento, dal diritto di sciopero all'indennità in caso di malattia. 

 

http://www.repubblica.it/economia/2011/11/21/news/precari_monti-25342241/?ref=HREC2-4