Rete
Precari Scuola Sicilia:
21 richieste al ministro Profumo
23.11.2011
RETE PRECARI SCUOLA SICILIA -
Chi Vi scrive è un gruppo di lavoratori precari della scuola che
ormai da 4 anni è impegnato attivamente nella difesa della qualità
dell’istruzione pubblica statale avendo sempre creduto che uno
sviluppo reale e sostenibile in questi tempi di profondo cambiamento
delle dinamiche della produzione della ricchezza e quindi del
benessere sociale, non possa che partire da una istruzione di
qualità. Ma per essere di qualità il nostro sistema di istruzione
dovrebbe essere rivisto sin dalle sue fondamenta partendo dalle
scuole dell’infanzia per finire all’Università.
Per questo motivo abbiamo protestato fin dal 2008 contro la
cosiddetta riforma Gelmini, non già per motivi pregiudiziali ma
perché convinti che qualsiasi riforma non si possa attuare
attraverso la riduzione del tempo scuola e del numero dei Docenti e
Personale ATA. Se è vero che i nostri studenti sono i più “somari”
d’Europa, come ha detto il neo Presidente del Consiglio Mario Monti,
ogni buon padre di famiglia sa perfettamente che non si migliorano
le “perfomance” del proprio figliolo facendolo studiare di meno.
Se poi a questo tipo di intervento non si aggiunge nessun
provvedimento volto ad una modifica reale dei programmi curriculari,
se non si aggiunge nessun provvedimento volto a far diventare la
scuola come un centro propulsore della crescita sociale e culturale,
soprattutto nei quartieri disagiati delle grandi città e nelle
provincie del sud, ecco che arriviamo alla situazione drammatica in
cui versano i nostri giovani, completamente avulsi nella quasi
totalità, dalle nuovi dinamiche mondiali e solo interessati a come
cercare di arrivare in TV a qualunque costo per saltare tutti gli
ascensori sociali e diventare “qualcuno”; per non parlare di
quelli che non riescono a concludere gli studi e finiscono,nella
migliore delle ipotesi nel lavoro nero, nella peggiore nelle mani
delle organizzazioni mafiose.
Abbiamo soprattutto per questo considerato nefasto avere impoverito
la scuola di ben 150.000 unità in 3 anni, rendendo le scuole
insicure perché pochissimo sorvegliate dai collaboratori scolastici
e le classi ingestibili laddove si sono dovuti ammassare sino a 35
alunni in una classe che ne poteva contenere a mala pena 20, in
barba alle attuali leggi e normative su igiene e sicurezza, per non
parlare della impossibilità reale di poter valutare seriamente tutti
gli alunni.
Abbiamo apprezzato nel suo comunicato stampa le seguenti parole:
“*E’ mia intenzione ascoltare con attenzione e interesse tutte le
voci del mondo della scuola e dell’università che vogliano essere
propositive. Per questo mi rendo disponibile ad incontrarle a
breve.” *Siamo in sintonia sulla sua condanna di ogni forma di
violenza ed a testimonianza di ciò sono tutte le manifestazioni
organizzate in Sicilia che si sono svolte in modo assolutamente
pacifico. Anche la grande manifestazione dello stretto di Messina
del 12 settembre 2010, da noi organizzata, se ha avuto uno
svolgimento imprevisto come è stato il blocco degli imbarcaderi, si
è comunque svolta all’insegna della non violenza.
Le confessiamo invece di essere rimasti un po’ delusi dalle parole
dette dal neo Presidente del Consiglio sul buon lavoro svolto dal
Ministro dell’Istruzione del precedente governo. Riteniamo che una
seria politica di rilancio non possa che partire dalla restituzione
delle risorse che sono state tolte alla scuola in questi 4 anni e
che ammontano circa a 10 miliardi di euro. Ci rendiamo conto che
parlare di investimenti in questi giorni appare quasi un controsenso
ma siamo tutti consapevoli che la scuola così come è anche e
soprattutto dopo la riforma Gelmini non funziona come stanno
confermando tutte le indagini statistiche.
Siamo disponibili a confrontarci su molti temi che riguardano la
qualità dell’istruzione nonché di quei temi di attualità che sono il
nuovo sistema di abilitazione all’insegnamento e del nuovo sistema
di reclutamento, ma anche di valutazione del sistema scuola nella
sua totalità e non solo dei Docenti, come della posizione dei
lavoratori precari che oggi, pur avendo i medesimi doveri dei
lavoratori a tempo indeterminato, non hanno di contro gli stessi
diritti.
Sottoponiamo alla sua attenzione una serie di punti distinti in temi
di carattere generale e di carattere tecnico per il quale gradiremmo
avere un suo parere in un futuro incontro.
Approfittiamo in ogni caso con questa lettera di augurarle un buon
lavoro in un settore veramente difficile ma forse il più importante
tra tutti.
Temi di carattere Generale
1) Abolizione della riforma delle scuole medie di I e II grado
(L.133/08) e successive disposizioni.
2) Abolizione del maestro unico nella scuola primaria (L.169/08) e
successive disposizioni.
3) Ritrasformazione delle attuali graduatorie provinciali ad
esaurimento in permanenti mantenendo la possibilità di trasferimento
in unica provincia a “pettine”
4) Congelamento della tabella di valutazione dei titoli da inserire
nelle graduatorie.
5) Istituzione di un percorso abilitante per i non abilitati a
numero chiuso secondo le esigenze dei territori con obbligo di
immissione di quest’ultimi nelle graduatorie trasformate in
permanenti. Assoluta contrarietà ad ogni forma di "sanatoria" che
abiliti nuovo personale non selezionato tramite concorso per esami e
che ecceda il contingente determinato dalla programmazione regionale
6) Abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni
due alunni diversamente abili su base provinciale e ripristino delle
deroghe per l’assegnazione di ore aggiuntive per casi di disabilità
gravi(L. 244/07) come stabilito dalla sentenza della corte
costituzionale (Sentenza n.80 del 22/02/2010)
7) Assunzione a tempo indeterminato di tutto il personale ATA
presente nella graduatoria permanente di 1°fascia
8) Congelamento delle graduatorie permanenti 1°fascia pers. ATA fino
al completo esaurimento,consentendo,nelle graduatorie congelate
ESCLUSIVAMENTE l’inserimento dell’invalidità e della legge 104.
9) Garanzia di un reddito minimo fisso per il pers. ATA inserito
nella graduatoria permanente di 1°fascia e dei Docenti presenti
nelle graduatorie, dopo l’esaurimento dell’indennizzo di
disoccupazione e in attesa di ricollocamento.
10) Ripristino dell'automatismo delle assunzioni su posti vacanti
tramite la modifica della legge 449 del 1997 e sblocco del turn over
tramite modifica dell'art.1 comma 523 legge n.296 del 2006 e
dell'art. 66 della legge 133 del 2008.
11) Rifiuto totale di qualsiasi proposta di valutazione dell’operato
dei singoli docenti; da prendere in considerazione semmai la
valutazione dei singoli istituti nella loro globalità rispetto al
successo formativo degli alunni.
12) Abolizione dei cosiddetti decreti “salvaprecari”
Temi di carattere tecnico
13) Istituzione di un tetto massimo del 30% di cattedre di diritto o
di fatto da assegnare a trasferimenti, utilizzazioni ed assegnazioni
provvisorie interprovinciali.
14) Procedere,per le graduatorie ATA congelate, ad una accurata
verifica dei titoli di accesso e dei titoli (di servizio e
culturali) valutati.
15) Obbligo da parte delle scuole paritarie di assumere il personale
docente e ATA dalle graduatorie permanenti con contratto identico a
quello in vigore per il personale assunto dalle scuole statali
16) Assoluta parità di diritti tra lavoratori della scuola a tempo
indeterminato e lavoratori della scuola a tempo determinato (scatti
di anzianità aspettativa, permessi per esami, permessi brevi, etc.)
17) Abolizione della norma che da facoltà ai Dirigenti scolastici di
assegnare ore di supplenza ai docenti interni all’istituto anche
oltre l’orario di 18 ore
18) Obbligo assoluto di pubblicazione e possibilità da parte degli
USP di dare spezzoni anche inferiori alle 7 ore
19) Definizione dell’organico di fatto e di diritto almeno 10 giorni
prima della data di convocazione delle nomine annuali
20) Possibilità per il lavoratore della scuola nominato su nomina
annuale di optare per un nuovo incarico su eventuale e straordinaria
seconda convocazione dell’USP.
21) Visibilità dei riservisti e possessori di L.104 nelle
graduatorie ad esaurimento.