CONBS: Lettera al Ministro Profumo Docenti fuori ruolo per motivi di salute / Applicazione normativa recente Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici, 21.11.2011 Egregio Sig. Ministro dell'Istruzione, chi Le scrive è un nutrito gruppo di docenti inidonei all'insegnamento per motivi di salute e utilizzati in altri compiti nelle scuole e negli uffici centrali e periferici del Suo Ministero.
Fin da quando è stata istituita l'inidoneità all'insegnamento, con i
decreti delegati del 1974, nelle scuole ci occupiamo di biblioteche
scolastiche, di supporto alla didattica e più recementente dei
progetti dell'offerta formativa, dei rapporti col territorio, degli
ausilii informatici e degli altri laboratori; nei Provveditorati (USP/UST)
ricopriamo fino al 50% del personale in servizio e svolgiamo compiti
di responsabilità come i trasferimenti, le assegnazioni di sede, le
utilizzazioni, le convocazioni per le nomine annuali, i
pensionamenti - lavoro tutto dimostrabile tramite il SIDI - Sistema
Informativo Dell'Istruzione. Molti di noi sono stati formati dal
MIUR e da altri Enti per svolgere le nuove mansioni, con un
dispendio non indifferente di risorse finanziarie pubbliche e
personali. Infatti l'istituto della inidoneità prevede che il docente impossibilitato a svolgere il lavoro in classe e giudicato tale da una commissione medico collegiale, possa scegliere di andare in pensione (se ha maturato 15 anni di lavoro effettivo) oppure di essere utilizzato nei compiti suddetti. Tutti noi abbiamo scelto di essere utilizzati in altri compiti o perchè la malattia -spesso per cause stesse di servizio- ci ha colti in età troppo giovane, oppure -e siamo la maggioranza- perchè amiamo il nostro lavoro. Ora la L. 111/2011 ci ha posto nelle condizioni di dover scegliere se passare nel ruolo Amministrativo e Tecnico, perdendo la funzione docente e senza conoscere quale sede ci verrebbe assegnata, oppure chiedere la mobilità in altri Enti pubblici, anche fuori regione. Queste scelte obbligate sono per noi un capestro, perchè le condizioni di salute non ci permettono spostamenti. Oltretutto molti di noi hanno l'handicap certificato dalla L.104 e sarebbero pertanto inamovibili dalla sede di lavoro. Lo sconforto e l'incertezza per il futuro è stato tale che alcuni di noi hanno chiesto la dispensa dal servizio, e quindi il pensionamento, contemplati dal CCNI 2008 e dal D.M. 79/2011. Di fatto però si è creata una situazione di confusione generalizzata a livello nazionale per cui - chi ha fatto domanda per passare nel ruolo ATA è ancora in attesa di una sede provvisoria mentre non sa quale sarà la sede definitiva - chi vorrebbe optare per la mobilità intercompartimentale è sempre in attesa del decreto attuativo - chi ha chiesto la dispensa dal servizio è in una condizione ancora più confusa perchè alcuni USP/UST hanno rifiutato o sospeso la domanda in attesa di chiarimenti dal Ministero - altri l'hanno accettata autorizzando le procedure per il pensionamento - altri infine hanno accettato la domanda, interrompendo subito l'erogazione dello stipendio, mentre l'INPDAP si rifiuta, senza precise disposizioni interministeriali, di erogare la pensione. Questa situazione è dovuta al fatto che, nonostante richieste e sollecitazioni nostre e dei sindacati, il Ministero non ha ancora emanato chiarimenti definitivi e univoci su tutto il territorio nazionale. Di fatto succede che diverse decine di insegnanti si trovano senza stipendio e senza pensione.
Pertanto La preghiamo di voler mettere mano a questa complessa
vicenda e di dare disposizioni urgenti agli Uffici Scolastici
Regionali e agli USP/UST in riferimento alla possibilità di
pensionamento.
http://www.edscuola.eu/board/viewtopic.php?t=14782&highlight=&sid=45a4883f5cedd4ade6d09f00bf1fa8fb
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