Il Fondo Espero secondo di L.L. La Tecnica della Scuola, 11.3.2011 Il 4 marzo scorso il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inpdap ha presentato a Roma il volume "La previdenza complementare del pubblico impiego – Terzo Rapporto". Il Rapporto evidenzia, sin dalle prime battute, la necessità di un forte impegno ad ogni livello per far ripartire e mandare a regime il settore della previdenza complementare. A tal fine, gli ostacoli da rimuovere per favorire un’idonea sensibilizzazione nel pubblico impiego sull’opportunità di aderire alla previdenza complementare sono molti e di varia natura. Tra i principali interventi in tal senso, l’equiparazione tra pubblico e privato aiuterebbe di sicuro ad incrementare le adesioni ai fondi di pensione complementare. Ad oggi, il lavoratore pubblico è infatti sottoposto a un prelievo pari a due o tre volte quello a carico del lavoratore privato; inoltre, accorpare i fondi di ridotta entità consentirebbe di renderli più appetibili, abbattendone al contempo i costi di gestione. Auspicabile è, infine, il rafforzamento dei poteri di controllo dell’autorità di garanzia, la Covip, fattore che di certo avrebbe un effetto positivo sulla propensione alla fiducia, spesso ridotta, a causa delle paure generate dai rischi insiti negli investimenti finanziari. Secondo il Rapporto, la previdenza complementare nel comparto scuola stenta a decollare, avendo aderito ad Espero solo il 7,1% dei potenziali aderenti (85.263 iscritti su 1.200.000 dipendenti), con un incremento sull’anno precedente del 3,1%, il che rende comunque questo fondo, in termine di iscritti, il sesto fondo pensione più grande su trentanove fondi pensione negoziali. Ma come avviene il versamento del contributo datoriale? Dal 2008 non è più l’Inpdap ma il sostituto d’imposta a versare il contributo datoriale previsto per i lavoratori della scuola aderenti alla previdenza complementare. La legge n. 244/2007 ha previsto, infatti, che le quote del contributo a carico del datore di lavoro, annualmente determinate con legge finanziaria per tutti i dipendenti dello Stato, con riferimento ai dipendenti statali dell’amministrazione scolastica, sono iscritte in un apposito capitolo di bilancio dello stato di previsione del Ministero della Pubblica Istruzione ed il loro versamento non avviene più per il tramite dell’Inpdap ma in modo congiunto e con le stesse modalità previste dalla normativa vigente per il versamento a carico del lavoratore. Al versamento delle due quote (quella del datore di lavoro e quella del lavoratore) provvede, pertanto, l’amministrazione cha paga lo stipendio al lavoratore, vale a dire il sostituto d’imposta (Ministero dell’Economia e delle Finanze o singola istituzione scolastica a seconda del tipo di contratto di lavoro del dipendente). Infine, riportiamo di seguito alcuni dati: - Conferimenti ad Espero di montante virtuale (trasferimento alla cessazione del rapporto di lavoro del montante figurativo maturato) al 30 settembre 2010: numero 22.308 importo € 30.068.907,92; - Contributo a carico del datore di lavoro versato fino al 31 dicembre 2007 per il personale scolastico statale (dal 2008, questo adempimento è assolto direttamente dal datore di lavoro): € 34.142.810.16. |