Gelmini: Per la sinistra la scuola è
un pretesto per attaccare il premier

da Tuttoscuola,  25.3.2011

"Ho l'impressione che le opposizioni, specie di recente, si siano occupate della scuola più per attaccare in modo strumentale il Premier che per elaborare soluzioni credibili". E' il questo il condensato delle dichiarazioni che il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha rilasciato all'agenzia di stampa Adnkronos, tracciando un bilancio di metà legislatura. Il ministro ha anche risposto all'accusa, mossa dalle opposizioni, di aver difeso più volte il premier che la scuola, sottolineando che "la sinistra ha difeso solo privilegi e sprechi senza avanzare vere proposte riformiste".

Quanto al botta e risposta con i sindacati che nei giorni scorsi l'aveva portata a dire "aver perso un po' troppo tempo" il ministro spiega che "non è mai mancato il tempo per il dialogo con i sindacati, ma l'Italia ha bisogno di riforme e i tavoli di concertazione non possono diventare un pretesto per bloccarle. Bisogna avere il coraggio di cambiare".

Quanto alle cose fatte sinora "credo - evidenzia Gelmini - che sia un bilancio estremamente positivo. Sia nella scuola che nell'università e nella ricerca sono state introdotte innovazioni tutte ispirate ad alcuni principi chiave come il merito, la qualità, la valutazione e la responsabilità. Nella scuola è iniziata un'opera di razionalizzazione che finalmente ci consentirà di liberare le risorse necessarie per valorizzare il merito, investire nella qualità e rilanciare quindi tutto il sistema formativo".

"Dopo anni di attesa - aggiunge - è stato completato il riordino dell'istruzione superiore mettendo fine ad una babele di indirizzi che ha confuso e disorientato sia famiglie che studenti. Un'attenzione particolare è stata riservata al rilancio dell'istruzione tecnica e professionale per rinsaldare il legame tra istruzione e mondo del lavoro e offrire dunque opportunità concrete alle nuove generazioni”.