Il 'parassitismo' degli insegnanti
mette d'accordo Pd e IdV

da Tuttoscuola,  2.3.2011

Le dichiarazioni di Berlusconi sulla scuola pubblica, sia pure rettificate dal premier, hanno avuto un effetto di collante su tutta l'opposizione, che ne ha fatta materia per promuovere appelli e mobilitazioni in vista delle iniziative di protesta dell'11 e del 25 marzo (scioperi generali) e del 12 marzo (manifestazioni studentesche e in difesa della Costituzione). Lo stesso sembra accadere per le dichiarazioni odierne del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, rispetto alle quali non è il solo Walter Veltroni a replicare.

La posizione ufficiale del Pd fa riferimento alla nota della responsabile Scuola della segreteria del Pd, Francesca Puglisi (nella foto), che spiega: "Bisogna ammettere che la sincerità del centrodestra, quando c'è da denigrare scuola e professori, e' spiazzante: dopo averli accusati di essere 'inculcatori', oggi li si accusa di essere pure parassiti". E continua: "Dire che gli 8 miliardi di tagli del governo sono stati contro i 'parassiti' e i clientelismi, a fronte di centinaia di professori che hanno perso il lavoro dopo decenni di quotidiano impegno nella scuola, rende l'idea di come governo e maggioranza considerino il ruolo di chi ogni giorno, e a volte a prezzo di inimmaginabili sacrifici, educa i nostri figli in questo Paese". E conclude sarcasticamente: "Immaginiamo che il prossimo passo sarà quello di 'esternalizzare' tutto il comparto, dandolo in subappalto al Cepu".

Anche dall'IdV, si esprimono critiche alle dichiarazioni del parlamentare del Pdl. In particolare il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, spiega: "La volgare e offensiva dichiarazione Cicchitto è la conferma del disprezzo che questo governo nutre nei confronti della scuola pubblica. E' lo stesso disprezzo espresso dalle vergognose parole di Berlusconi, parole confermate oggi dal capogruppo del Pdl. Ad essere parassiti non sono gli insegnanti, i precari, i ricercatori che lavorano alacremente con uno stipendio esiguo, ma sono coloro che coltivano logiche di casta". Per Orlando, la campagna contro i docenti è frutto di una precisa strategia: "Dopo i magistrati, gli uomini della cultura, dopo i giornalisti ora, ad essere nel mirino di questo governo, sono gli insegnanti. Cicchitto chieda scusa a tutto il mondo della scuola pubblica, sulla quale è scesa l'indiscriminata scure di questo esecutivo, soprattutto chieda scusa agli insegnanti che sono un pilastro della cultura di questo Paese".