Scuola, emergenza per 2 mila posti precari Roberto Urizio Il Piccolo di Trieste, 14.3.2011 TRIESTE «L'emergenza vera in regione sono i 2 mila posti a rischio per la possibile riapertura delle graduatorie degli insegnanti precari; non i 360 tagli, in larga parte compensati dai pensionamenti e assorbiti in buona misura dalla riduzione delle compresenze». Lo afferma il senatore della Lega Nord, Mario Pittoni, che replica agli attacchi provenienti dal Pd che accusa la maggioranza e il Governo per la riduzione degli organici previsti in Finanziaria. «Ricordo - aggiunge Pittoni - che i tagli alla scuola sono iniziati all'approssimarsi della crisi economica globale, con l'ultimo governo Prodi (43 mila unità). Il centrodestra ha proseguito su un percorso obbligato per qualunque Governo responsabile, nel momento in cui nelle sue casse entrano 80 miliardi l'anno in meno di quanto servirebbe per la sola ordinaria amministrazione». Secondo il senatore «il problema degli insegnanti della nostra regione, spesso originari del Sud ma ormai da anni inseriti nel nostro tessuto sociale è che, senza uno specifico intervento legislativo, adesso rischiano di perdere il posto a vantaggio di chi arriva da fuori con punteggi elevatissimi con tanti saluti per la continuità didattica». Pittoni invita a «guardare i problemi nelle loro reali dimensioni, altrimenti è solo propaganda di partito. Chi utilizza questi problemi per 'sparare' sull'avversario politico, invece che affrontare concretamente la questione, non fa un buon servizio prima di tutto a se stesso. Ho visto insegnanti strappare la tessera del Pd, dal quale si sentono traditi». Sulle graduatorie, continua Pittoni, è ancora possibile evitare lo sblocco dei trasferimenti. «È però fondamentale lanciare un messaggio univoco - afferma il senatore -. Non può succedere che mentre i capigruppo della commissione Istruzione del Senato propongono interventi legislativi per affrontare correttamente il problema, in aula i colleghi delle stesse forze politiche (Pd e Fli) sparano alzo zero accusando le proposte di incostituzionalità, con conseguente intervento dello staff del Capo dello Stato, che ha fatto togliere il provvedimento dal Milleproroghe. A chi - conclude Pittoni - nelle altre forze politiche condivide l'opinione che i nostri insegnanti precari debbano poter mantenere il posto di lavoro, chiediamo di aiutarci in questa battaglia».
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