Libri di testo, appello al Miur
dall'Unione dei ciechi

da Tuttoscuola,  25.3.2011

La denuncia arriva dall'Uic: il prossimo anno scolastico partirà male per gli alunni ciechi e ipovedenti, che non potranno avere in tempo utile i libri di testo nei formati a loro accessibili.

Dal 2008, spiega l'Unione italiana dei ciechi, una circolare del ministero dell'Istruzione anticipava a fine marzo - e non a maggio come di solito - l'adozione dei libri di testo nelle classi con studenti ciechi o ipovedenti.

In questo modo, l'iter amministrativo permetteva di consegnare almeno le prime parti dei testi in braille e a caratteri ingranditi a settembre.

Quest'anno, invece, la triste sorpresa: nella circolare appena emanata dal Ministero per l'adozione dei testi scolastici, che fissa il termine al 10 maggio 2011, non si fa alcun riferimento ai ragazzi ciechi e ipovedenti.

Questo ovviamente, sottolinea l'Uic, crea grandissimi problemi agli studenti disabili visivi perché ritarderà di almeno due mesi la consegna dei testi scolastici speciali. Le proteste dell'Uic hanno prodotto una nuova circolare che si limita, però - dice l'Unione - a una generica raccomandazione di anticipare l'adozione dei testi scolastici nelle classi dove sono presenti alunni ciechi o ipovedenti, senza fissare alcuna data.

L'Unione chiede pertanto che "le pur legittime esigenze commerciali degli editori non producano gravi danni all'inclusione scolastica degli alunni disabili visivi e che venga confermata la norma che fissa al 31 marzo il termine ultimo per le adozioni dei libri di testo per le classi ove sono presenti alunni che abbisognano di testi diversi da quelli comunemente in commercio. Il Ministero dell'Istruzione non si deve piegare alle richieste degli editori a discapito, ancora una volta, dei diritti degli studenti più deboli".