Gelmini, grazie alle donne
per il loro prezioso ruolo nella scuola

Lontano dai riflettori con dedizione e sacrificio per favorire crescita dei nostri giovani

 La Stampa, 8.3.2011

ROMA
«Sento il dovere, in questa sede così prestigiosa, la più alta istituzione italiana, interpretando il sentire di moltissimi italiani, di rivolgere un ringraziamento sincero a tutte le donne che alla scuola dedicano il proprio tempo e lì esprimono la propria passione educativa». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, intervenendo alla celebrazione della Giornata della donna al Quirinale, sottolineando come «il ruolo delle donne si è intrecciato a doppio filo con la scuola italiana».

Gelmini ha parlato di «sentimento di gratitudine e stima che è una delle poche cose che unisce gli opposti schieramenti politici. Si possono avere - ha sottolineato - posizioni diverse sulle soluzioni, su come riformare, su come migliorare la scuola italiana, ma non ci sono dubbi sul ruolo prezioso che essa svolge nella formazione delle giovani generazioni».

Nella storia del paese «proprio la scuola ha avuto il grande merito di rendere la società più libera, più eguale, più democratica, favorendo l’emancipazione femminile», ha evidenziato ancora Gelmini.

«Per me è un onere ricordare il ruolo straordinario che tutte le donne hanno avuto nel processo unitario, nella formazione della cultura e dello spirito italiano», ha affermato il ministro dell’Istruzione nel corso del suo intervento alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Gelmini ha così fatto riferimento alle «tante giovani patriote», alle «tante donne che hanno contribuito a rendere grande il nome dell’Italia nel mondo» sino alle «eroine normali e silenziose, che lontane dalla vita pubblica con la loro umanità ed il loro coraggio tengono accesa la fiamma della civiltà italiana attraverso l’amore per i figli e la famiglia», per arrivare a sottolineare l’impegno delle donne nella scuola. Il cui «ruolo svolto è di unità e crescita democratica del Paese», ha evidenziato.

E a chi, al termine della cerimonia, le ha posto una domanda sul ruolo della scuola pubblica e privata, Gelmini ha ribadito che «la scuola è sempre pubblica perché rappresenta una infrastruttura del sapere fondamentale, sia quando è statale sia quando è paritaria. Credo che dividerla in opposte fazioni non sia utile e non faccia bene al Paese».