DIRITTO di CRONACA

Scuola, 67 mila non più precari

Le misure contenute nel Piano di Sviluppo approvato dal consiglio dei ministri

Flavia Amabile La Stampa, 6.5.2011

Il governo ha dato il via libera ad un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo e ATA. Nessuna marcia indietro sui tagli, dunque, semplicemente si assegnano i posti disponibili e vacanti ogni anno. È una delle misure contenute nel decreto per lo Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri. Fra le altre novità in arrivo anche l’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento è effettuato con cadenza triennale e con possibilità di trasferimento in un’unica provincia.

Nell’anno scolastico in corso i posti vacanti sono 67 mila, di cui 30 mila insegnanti e 37 mila Ata, si è detto, ma sono soltanto voci. In realtà nel decreto non vengono riportate cifre per evitare problemi nel caso in cui non si riuscisse a mantenere le promesse. Il testo precisa soltanto che il piano coprirà «gli anni 2011-2013» e verrà fatto «sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno». Comunque dovraà essere «annualmente verificato» dai tre ministeri. Insomma, le cifre si scriveranno anno per anno.

Dal prossimo anno scolastico l’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento avverrà anche conservando il punteggio della graduatoria di origine (cosiddetto, inserimento a pettine)».I nuovi docenti immessi in ruolo, destinatari cioè di nomina a tempo indeterminato, potranno chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità, anzichè dopo tre anni».

Infine il governo ha dato il via libera ai contratti di apprendistato. In questo modo i ragazzi potranno assolvere l’obbligo di istruzione e conseguire una qualifica attraverso l’apprendistato per la qualifica professionale; potranno conseguire il diploma regionale, per poi proseguire di formazione terziaria degli IFTS, attraverso l’apprendistato professionalizzante; potranno conseguire diploma di ITS, lauree e dottorati attraverso l’apprendistato di alta formazione e di ricerca.

In arrivo novità anche per l’università. Per tutti i docenti gli scatti non saranno più biennali ma triennali e la valutazione avverrà su base meritocratica. Per i nuovi docenti assunti dopo l`entrata in vigore della riforma dell`università verrà rivisto lo stipendio d`ingresso e sarà eliminato il periodo di straordinariato. Sarà allineato «il sistema universitario alle migliori prassi internazionali per renderlo più efficiente e competitivo», afferma il Miur.