La giornata
annuale per la diffusione della cultura previdenziale da Tuttoscuola, 25.5.2011 Laurearsi presto (anche se non con il massimo dei voti), entrare nel mondo del lavoro "non troppo tardi" e farsi riscattare "dal papà" il periodo di laurea, così da assicurarsi una pensione. Sono i consigli che Maurizio Sacconi offre a due scolaresche, una di Roma e una di Palermo, riunite alla sede dell'Inps per l'iniziativa 'Un giorno per il futuro', la giornata annuale per la diffusione della cultura previdenziale tra i giovani. Parlando ai giovani insieme alla collega Mariastella Gelmini, Sacconi prima cerca di infondere un po' di ottimismo: “Queste letture pessimistiche sul futuro non sono giustificate", poi indica la strada dell'integrazione "tra scuola e lavoro" con l'attenzione puntata a sollecitare una scelta scolastica utile al lavoro. Il messaggio di Sacconi e Gelmini è comunque quello di iniziare presto a pensare alla previdenza obbligatoria e complementare, con l'obiettivo di arrivare ad un "certo accumulo" di contributi utile a ricevere il trattamento pensionistico. Cosi' alla fine, assicura Sacconi, "non è detto che avrete una pensione peggiore di quella dei vostri padri o nonni". Poi però, raggiunta l'eta' del riposo, Sacconi consiglia di non smettere di lavorare e dice, tra il serio e il faceto, “Potrete continuare a lavorare, perché io penso che il diritto, e non il dovere, al lavoro può esaurirsi solo con la morte”. Forse qualche ragazzo avrà fatto gli scongiuri... |