MILANO

Berlusconi: "Delle critiche me ne frego
Consulta di sinistra, la democrazia è malata"

Il presidente del Consiglio interviene a un'iniziativa per Letizia Moratti. Attacchi ai pm di Milano: "Cancro da estirpare". "Io ho salvato l'Italia dal comunismo". "No a moschee se da loro impossibile costruire chiese". "Non metteremo mai la patrimoniale come vuol fare la sinistra". "Il voto di Milano ha valore nazionale"

 la Repubblica 7.5.2011

ROMA - "Guardo la rassegna stampa e me ne frego e continuo a fare ciò che è giusto". Nel giorno del nuovo scontro con il Quirinale 1, Silvio Berlusconi interviene a un'iniziativa a sostegno della ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano. E, dopo aver subito una solitaria contestazione da parte di un ragazzo in tribuna (video 2), tocca i consueti tasti. Giustizia in primis. I pm di Milano? "Eversori", "un cancro da estirpare", "coloro che costringono il premier all'umiliazione di presentarsi ogni lunedì inTribunale". La Consulta? "Prona alla sinistra". La sinistra? "Non ha anima". La maggioranza? "Solida, stabile, coesa e pronta a fare le riforme". La discesa in campo? "Ho salvato l'Italia dal comunismo". Le mamme? "Sono l'amore più grande della nostra vita".

Fisco. "Il programma della sinistra è più tasse per tutti", a partire dalla patrimoniale, ",a noi non lo possiamo permettere, finché avremo responsabilità di governo", scandisce il premier che annuncia il varo di un unico codice che raggrupperà le leggi fiscali.

Immigrati. "La sinistra vuole solo far nascere templi musulmani ovunque, ma noi crediamo che non è giusto costruire moschee qui quando nei loro Paesi d'origine non si può neppure costruire una chiesa - dice il Cavaliere - Per la sinistra non ci devono essere freni all'immigrazione clandestina, vuole spalancare le frontiere. La loro strategia è di fare entrare i clandestini, dargli il voto dopo cinque anni e cambiare gli equilibri elettorali".

Intercettazioni. "Con la sinistra ci saranno intercettazioni a go go, ma uno Stato dove uno che parla al telefono può essere spiato, è uno Stato che non tutela quel diritto fondamemtale che è la privacy e perciò non è uno Stato democratico. Noi dobbiamo fare velocemente in Parlamento la legge sulla modifica delle intercettazioni", ribadisce il presidente del Consiglio.

Attacco a Consulta e pm. In mattinata Berlusconi era tornato a parlare della riforma della Costituzione, lamentando gli scarsi poteri dell'esecutivo, a vantaggio proprio del Colle ma anche della magistratura: "Il governo può solo suggerire disegni di legge al Parlamento, che li discute, li cambia, li vota, e quando finalmente hanno ottenuto la firma del capo stato ma se non piacciono ai pm di sinistra - afferma il premier in mattinata nel corso di un collegamento telefonico con un'iniziativa elettorale a Latina - li impugnano davanti alla Corte costituzionale, nominata in maggioranza dai capi di Stato di sinistra che si sono succeduti e che hanno messi lì. Invece di essere un organo di garanzia, ogni volta che i pm impugnano una nostra legge gli danno ragione". Conclusione (la stessa ripetuta più volte in passato): "La sovranità non appartiene più al popolo ma ai pm della sinistra. E' qualcosa che non può andare avanti così. Dobbiamo modificare la nostra architettura costituzionale". Compreso il Csm dove "ci saranno laici e magistrati estratti a sorte tra i 9 mila magistrati italiani".

Scuola. "La sinistra mi accusa di avera attaccato tutta la scuola pubblica voglio smentirli perché continuano nella calunnia: io ho detto, e lo ripeto, che quando una famiglia ha la disavventura di imbattersi in insegnanti di sinistra, che con libri di testo di sinistra vogliono inculcare nei figli dei valori diversi, lo Stato deve sopperire e, attraverso il buono scuola, dare loro la possibilità di andare in una scuola privata" dice Berlusconi. In prima fila il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, firmataria di una contestata riforma, applaude freneticamente.

"Maggioranza più coesa".
Le riforme, assicura Berlusconi, si faranno, anche perché "grazie ai parlamentari che hanno formato il nuovo gruppo dei Responsabili che sono la terza gamba della maggioranza, abbiamo una maggioranza molto più compatta". Per portare a termine queste riforme, Berlusconi punta al successo alle amministrative: "E' importante per dare forza e sostegno al governo affinché possa continuare a lavorare nell'interesse del Paese. Ci sono tutte le condizioni per una vittoria, che ci darà spinta e sostegno per il nostro governo nazionale".

Amministrative a Milano. Berlusconi si dice certo della vittoria della Moratti al primo turno ("il voto ha una valenza nazionale"). E anche del suo successo personale come capolista: "'Se per caso prendo meno di 53 mila preferenza, tutta la sinistra mi fa il funerale...". Sarà per questo che invita la platea a contattare "anche le vecchie fidanzate e i vecchi fidanzati. Si deve fare ogni sforzo perché Milano si dia al primo turno un'amministrazione che non deve essere di sinistra". Magari guidata da "uno che pensava di rifondare il comunismo", dice il premier riferito al candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia.