Bassa l’adesione dei dipendenti pubblici
allo sciopero della Cgil:
solo il 5,21% ha incrociato le braccia.

 AetnaNet 6.5.2011

A livello regionale l’adesione allo sciopero risulta bassa in ogni parte d’Italia: si va dall’1,3% della Campania, all’1,5% di Lazio e Trentino, al 2,7% del Friuli, mentre anche in una regione rossa come la Toscana la percentuale supera di poco il 10%.

Stesso discorso per i singoli enti. Dati esemplificativi sono quelli del Comune di Napoli, dove si sono astenuti dal lavoro 45 lavoratori su oltre 11.200, del Policlinico Umberto I° di Roma dove hanno incrociato le braccia 15 addetti sul oltre 1.800 o dell’Ospedale Careggi di Firenze dove la percentuale č rimasta ben sotto il 3%.

“Rispettiamo la scelta di quanti sono andati in piazza – ha commentato Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp – ma l’esito di oggi evidenzia che la motivazione tutta politica dello sciopero non ha convinto la gran parte dei lavoratori pubblici. Anzi, i lavoratori chiedono che i problemi enormi del paese, cosė come quelli del pubblico impiego, si affrontino attraverso il confronto e la discussione nel merito. Per questo č necessario riavviare insieme un’azione responsabile di rinnovamento in tutti i posti di lavoro. Bisogna iniziare subito una nuova stagione di partecipazione e contrattazione per riorganizzare gli enti valorizzando i lavoratori e migliorando i servizi alle persone e alle famiglie, senza chiedere un euro di pių ai contribuenti”.