Dal Cdm sì all'assunzione dei precari da Tuttoscuola, 5.5.2011 Il decreto Sviluppo approvato oggi in Consiglio dei ministri prevede "assunzioni a tempo indeterminato per "decine di migliaia di precari della scuola, pari al numero dei posti vacanti". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa convocata al termine del Cdm. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha spiegato che "il decreto prevede di stabilizzare in modo organico parte del personale della scuola senza oneri aggiuntivi da parte dello stato". "Questo provvedimento - ha osservato il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini - è frutto di un lavoro che è durato svariate settimane al tavolo per la crescita che ha visto stamattina sancire una grande condivisione da parte tutto il Consiglio dei ministri". Un provvedimento, ha aggiunto, importante per "il tentativo forte e serio di rilanciare lo sviluppo sempre con un’attenzione alla stabilità dei conti. Un fatto che trova riscontro nelle misure per la scuola, l'università e la ricerca". Gelmini ha quindi tenuto a sottolineare l'importanza per la scuola "del grande sforzo di immissioni in ruolo che è frutto anche di un accordo con Cisl, Uil, Snals, Confsal e Gilda, che io ringrazio perché insieme, in maniera propositiva e costruttiva abbiamo raggiunto questo grande risultato". Il ministro ha quindi ricordato che "all'interno del decreto viene risolto problema dell'aggiornamento delle graduatorie. Eravamo di fronte a un contenzioso piuttosto ampio e a un pronunciamento della Corte Costituzionale su come aggiornare le graduatorie, abbiamo scelto la cadenza triennale per garantire la continuità didattica. Verrà inoltre prorogato il provvedimento salva-precari". Gelmini ha infine ribadito l'importanza "in un momento di ristrettezze economiche come questo, di prevedere un fondo per il merito che acquisirà risorse statali ma anche private per sviluppare i prestiti d'onore e - ha concluso - aumentare il numero delle borse di studio". |