Stati Generali della Conoscenza: di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 17.5.2011 A sostenerlo Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil, nel primo dei due giorni di confronto tra i 32 organismi presenti: per il sindacalista essere subalterni alle scelte del Ministro rappresenterebbe l’annientamento del sindacato. L’esito delle elezioni amministrative e la supposta fine del “berlusconismo” potrebbero riaprire il dialogo con le altre organizzazioni sindacali: sì ad una piattaforma comune. Recuperare il senso della collettività, creare un laboratorio permanente in grado di insinuarsi negli spazi territoriali frequentati dai cittadini, più spazio all’associazionismo, sì ad una piattaforma comune sindacale per dire basta all’autoreferenzialismo. Sono queste le indicazioni che giungono da Roma, dove il 17 maggio hanno preso il via gli Stati Generali della Conoscenza, a cui partecipano 32 associazioni, sindacati e movimenti, anche di diversa estrazione, per costruire un documento comune attorno cui "mettere la conoscenza al centro delle priorità del paese e rendere i cittadini protagonisti dei cambiamenti e delle riforme di cui i sistemi formativi e di ricerca necessitano". Tra le organizzazioni presenti alla due giorni ve ne sono diverse di carattere studentesco e direttamente coinvolte con l'istruzione, come la Flc-Cgil, l'Associazione italiana maestri cattolici, il Coordinamento genitori democratici, il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, il Coordinamento nazionale dei professori associati, il Comitato insegnanti precari, il Forum permanente per l'educazione degli adulti e la Federazione nazionale degli Insegnanti. Altre, invece, appaiono trasversali al mondo della formazione, come Libera, Arci, Tavola della Pace e Legambiente.
Secondo Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, la realizzazione
di questa iniziativa costituisce “un fatto straordinario, perché per
la prima volta tanti soggetti parziali tentano insieme di costruire
una rete di soggetti e sostenere una proposta comune, in un periodo
contrassegnato, invece, dall’individualismo”. Nelle parole del
leader dei lavoratori della conoscenza si coglie l’intransigenza
verso la politica adottata da questo Governo (“non accetteremo mai
la subalternità alle scelte devastanti della Gelmini,
significherebbe l’annientamento del sindacato”), ma anche una timida
apertura alle altre organizzazioni sindacali: “le prossime elezioni
delle Rsu, uno spazio adeguato per la contrattazione e la mutazione
del quadro politico (il riferimento è all’esito favorevole al
centro-sinistra delle recentissime elezioni amministrative n.d.r.),
che sta portando alla fine del “berlusconismo”, possono determinare
una nuova stagione sindacale, anche unitaria, visto che questo
Governo – ha sottolineato Pantaleo – è fuori di dubbio che abbia
fatto di tutto per minare l’unità tra i sindacati”. Un resoconto completo sugli Stati Generali della Conoscenza verrà realizzato sul prossimo numero cartaceo de “La Tecnica della Scuola”. |