Disabili a scuola?
Potrebbero essere truffatori,
mandiamo gli agenti a controllare!”

La Gelmini e Tremonti presentano un comma nella manovra che stabilisce l’invio di ispettori nelle commissioni che devono certificare l’handicap dei bambini per avere l’insegnante di sostegno

da Giornalettismo.com, 30.6.2011

E’ l’ennesima genialata del ministro Giulio Tremonti, uno che con idee come questa ci sta impedendo di fare la fine della Grecia. E pazienza se magari in cambio facciamo quella della Spagna di Franco o del Cile di Pinochet. E la notizia la riporta Franco Bechis su Libero, con un titolo davvero significativo: “Trattano da nemici chi li ha votati”. Mica solo quelli, verrebbe soltanto da aggiungere:

Basta un comma su tutti per fare comprendere dove anche questa volta cascherà la manovra che questa sera il consiglio dei ministri sarà chiamato ad approvare. È il comma numero sei del capitolo sulla razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica. Stabilisce una cosa sola: l’invio di agenti speciali del governo (in questo caso dirigenti Inps) nelle commissioni mediche che devono certificare l’esistenza di un handicap dei bambini per dare loro diritto a un insegnante di sostegno. La misura l’ha inserita Giulio Tremonti all’interno di un ulteriore piano di risparmi (e congelamento di spesa) sulla scuola. Ed è stata difesa ieri dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini con un ardore che sarebbe stato degno di migliore causa: «In passato si sono definite disabilità in maniera disinvolta e non corretta».

Non so se i ministri di questo governo sanno quello che fanno e magari anche quello che dicono. Succede che in politica ci si riempia la bocca di slogan,e poi si perda il senso della realtà. Così soprappensiero Tremonti e la Gelmini hanno identificato i bambini con handicap gravi e le loro famiglie a dei falsi invalidi da prendere a pedate nel sedere. Vorrei che loro mi citassero non decine, ma un solo caso di una famiglia che abbia fregato lo stato sull’handicap del proprio figlio non per avere indennità o chissà quale altro finanziamento, ma semplicemente per avere diritto a un insegnante di sostegno a scuola. Conoscono la vergogna, lo strazio, la difficoltà anche solo di segnalare alla scuola un handicap di un proprio figlio che non sia evidente e inutile da confessare?

Evidentemente sono così fortunati da poter rispondere di no alla domanda:

Se solo ne avesse la possibilità qualunque genitore – padre o madre – eviterebbe l’umiliazione del giudizio di quella commissione medica. Che senso ha mandare lì i propri giannizzeri a controllare che non freghino sull’handicap dei figli? Questo è un insulto non a quelle famiglie. Ma a tutti gli italiani. È un piccolo comma di questa manovra, ma purtroppo è lo specchio di un atteggiamento più volte visto in questi anni al ministero dell’Economia e che rischia di essere la malattia vera di questo governo: quella di considerare gli italiani non la risorsa principale di un popolo e della crescita del paese, ma un branco di furbi e furbastri a cui dare una sonora lezione. E quando un popolo diventa il nemico di una classe politica al governo, si è persa davvero ogni bussola.