DIRITTO di CRONACA

Risorge l'Indire

E arrivano 150 posti a tempo indeterminato per amministrativi, tecnici e ricercatori

Flavia Amabile La Stampa, 1.7.2011

Nella manovra risorge l'Indire, l'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa e arrivano 150 posti a tempo indeterminato nuovi di zecca. Sei anni fa Fioroni, allora ministro della Pubblica Istruzione, lo trasformò in un'agenzia alle dipendenze del ministero, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica. Struttura commissariata, un direttore, alcuni precari e nessun organo interno.

Mariastella Gelmini l'ha fatto risorgere: tornerà ad essere un istituto di ricerca con competenza sulla formazione e l'innovazione dei saperi dei docenti, una sorta di gemello dell'Invalsi che si occupa di valutazione. Avrà un consiglio di amministrazione, organi di indirizzo e un comitato scientifico. Manterrà la sua sede a Firenze ma avrà tre nuclei territoriali, al centro, al nord e al sud, e tre coordinamenti con le Regioni.
In totale l'organico prevederà circa 150 persone assunte a tempo indeterminato: una trentina saranno amministrativi, il resto tecnici e ricercatori. I concorsi saranno banditi dopo l'estate.

Dure critiche del Pd: "Mentre si sottraggono risorse indispensabili alla scuola pubblica e si tagliano posti di lavoro, si ingrassa la burocrazia centralista del ministero con poltrone e strapuntini", commenta Francesca Puglisi, responsabile scuola del partito. "Un tassello importante per completare la struttura del ministero - risponde Giovanni Biondi, capo dipartimento del ministero - e sostenere nel modo migliore la formazione e l'innovazione degli insegnanti".