Buoni scuola, nuovi criteri Ma.Bo. Il Corriere del Veneto, 14.7.2011 VENEZIA. Via libera all'unanimità ieri, in commissione Cultura e istruzione, ai nuovi criteri per l'assegnazione dei «buoni scuola» della Regione per l'anno scolastico 2010-2011 agli studenti delle scuole statali e paritarie. I soldi, com'è noto fin dalla redazione del bilancio, sono quelli che sono: 7 milioni e 500 mila euro. Proprio per i problemi di cassa che affliggono la Regione è stato poi stabilito lo slittamento del termine per la presentazione delle domande da maggio a ottobre. Fa dunque la sua comparsa quest'anno, per la prima volta, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), che verrà utilizzato di qui in avanti per definire la situazione reddituale delle famiglie che hanno diritto all'erogazione del buono scuola. Un'altra novità riguarda invece gli studenti disabili ai quali viene data la precedenza con finanziamenti per l'insegnante di sostegno che possono arrivare fino ad un massimo di 1.500 euro per ogni singolo c aso. Per questi studenti la fascia di reddito Isee della famiglia è di 40 mila euro annui, perché si è voluto allargare il più possibile la platea dei possibili fruitori del contributo. Ciò che rimarrà dello stanziamento complessivo, detratta, quindi, la quota destinata agli studenti disabili, verrà distribuito agli studenti normodotati con i seguenti criteri: alle famiglie con reddito Isee fino a 10 mila euro potranno essere erogati contributi di 600 euro per un alunno delle elementari, di 900 euro per uno studente delle scuole medie e di 1.300 euro per uno studente delle superiori. Per le famiglie inserite nella fascia di reddito Isee da 10 mila a 20 mila euro i contributi saranno invece di 260 euro per un alunno delle elementari, di 520 euro per un ragazzo delle medie e di 770 euro per uno iscritto alle superiori. Per l'ultima fascia di reddito Isee (da 20 mila a 30 mila euro), infine, i contributi saranno: 210 euro per un alunno delle elementari, 360 euro per uno studente delle medie e 520 euro per uno delle superiori. |