Ultima settimana di passione da Tuttoscuola, 13.6.2011 Diverse scuole hanno già concluso gli scrutini finali e altre, nei prossimi giorni, si preparano a farlo, secondo le regole, vecchie e nuove, sulla valutazione, mentre incombono (più formalmente che sostanzialmente) pericoli di sciopero secondo quanto proclamato dai diversi sindacati di base. Per la prima volta, dopo la sentenza del Tar, hanno pieno titolo a partecipare agli scrutini anche i docenti di attività alternative che potranno sedere a fianco dei colleghi come membri effettivi del consiglio di classe e concorrere alla diretta valutazione degli alunni che si sono avvalsi di tali attività (fino all’anno scorso quei docenti presentavano semplice relazione al consiglio di classe). Nella scuola secondaria di II grado, per la prima volta e per tutte le classi, è prevista la verifica sulla validità dell’anno scolastico con accertata frequenza dei tre quarti del monte ore di lezione. Il mancato raggiungimento di quel limite minimo di presenza (fatte salve eventuali deroghe eccezionali disposte da collegio dei docenti) comporta l’invalidazione dell’anno scolastico, senza che si proceda nemmeno allo scrutinio dello studente assenteista. Il Codacons ha minacciato già ricorsi contro eventuali bocciature di studenti dovute alle troppe assenze, invocando precedenti di sentenze di tribunali che si sono espresse in senso contrario (ma erano sentenze emesse prima della nuova regolamentazione della valutazione (dpr 122/2009). Associazioni di studenti hanno già anticipato il loro giudizio politico per quella che ritengono – se mai dovesse avvenire in forma massiccia – una specie di repressione del diritto di manifestazione e di occupazione per il quale nell’autunno scorso gli studenti si sono dati da fare per protestare contro la linea politica del Governo e del ministro sull’istruzione. Dirigenti scolastici e consigli di classe sono chiamati all’ultimo sforzo per evitare le forche caudine del blocco degli scrutini e il rischio di contenzioso per bocciature legate alle assenze. Senza svendere. |