Decreto Sviluppo, torna il salva-precari di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 16.6.2011 Inserito all’interno delle modifiche fatte dalla Commissione della Camera: lunedì 20 il voto di fiducia ed il giorno dopo l’ok definitivo. Le condizioni rimangono immutate. Torna pure il servizio maggiorato per i supplenti in sedi disagiate. Ruoli e contratti annuali slittano al 31 agosto. Confermati spostamenti a “pettine” e stop cinque anni dopo il ruolo.
Anche nel prossimo anno scolastico il Governo ha deciso di
confermare, per la terza annualità consecutiva, il provvedimento
salva-precari, l’ammortizzatore annuale rivolto a tutti i supplenti
rimasti senza contratto dopo averne stipulati almeno due negli anni
passati. Il provvedimento è stato inserito, senza troppi proclami,
all’interno delle modifiche fatte dalla Commissione della Camera al
Dl Sviluppo, atteso lunedì prossimo, il 20 giugno, dal voto di
fiducia ed il giorno dopo dall’approvazione definitiva. Lo scorso anno ne beneficiarono tra i 20.000 ed i 25.000 supplenti, in prevalenza docenti. Immutate le condizioni di accesso e le regole. Rimane confermata, quindi, la norma sui contratti cosiddetti di “disponibilità”: nelle Regioni che li attiveranno, i precari individuati beneficiari avranno la precedenza assoluta nel conferimento delle supplenze e alla partecipazione (retribuita) a progetti per attività di carattere straordinario, di durata variabile da 3 a 8 mesi. L’eventuale compenso di partecipazione al progetto si andrà così ad aggiungere all’assegno mensile, pari all’incirca alla metà dello stipendio che a seguito dei tagli del Miur-Mef non è stato possibile stipulare. I beneficiari del contratto ‘speciale’ otterranno, come gli altri anni, anche la valutazione dell’intero anno di servizio (12 punti i docenti, 6 punti gli Ata) ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie. Per il resto, il Dl Sviluppo non contiene particolari novità rispetto alla prima bozza approvata. Saltato il bonus proposto dalla lega per premiare con 40 punti i supplenti rimasti nelle graduatorie di appartenenza, il decreto ha come parte originale solo quella che riguarda il punteggio maggiorato da assegnare ai supplenti che hanno svolto servizi in condizioni particolarmente difficili: senza entrare nel merito, il decreto spiega solo che riguarderà i precari che svolgeranno il servizio "presso pluriclassi", a cui "verrà riconosciuta una speciale valutazione del servizio prestato presso sedi considerate in zona disagiata, secondo criteri da definire con decreto del Miur". E' probabile che nella lista rientrino i servizi svolti sulle isole o in montagna. Slitta poi di un mese, dal 31 luglio al 31 agosto, il termine per le assunzioni a tempo indeterminato e per i provvedimenti di assegnazione o utilizzazione riguardanti il personale insegnante e Ata di ruolo - incluse le supplenze annuali - nonché per il conferimento degli incarichi di presidenza. Confermati gli spostamenti “a pettine” su una provincia, la permanenza per cinque anni nella provincia dove è stato conseguito il ruolo (allargando però le deroghe) e l’impossibilità per le decine di migliaia di precari che stanno tentando di approdare alla stabilizzazione attraverso le aule del tribunale, facendosi forte della normativa comunitaria e nazionale: nella scuola non è applicabile, in pratica, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato dopo 36 mesi svolti su posto vacante. |