Tirocinio formativo attivo,
cos'è e test d'ingresso

Gli Esperti, 18.6.2011

Nella riforma scolastica voluta dal Ministro Gelmini, una delle novità più radicali è l'introduzione del Tirocinio formativo attivo (TFA), un percorso abilitante per diventare docenti della scuola secondaria. Data l'importanza della materia e la frammentarietà di notizie giunte dal Miur, sono emerse voci discordanti sui TFA. Perciò può essere utile una breve guida che illustri i punti salienti di tale nuovo percorso.

Si tratta di un corso di abilitazione all'insegnamento volto alla formazione sia teorica che pratica dei futuri docenti delle scuole superiori. Il Tirocinio formativo attivo sostituisce le precedenti Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario di durata biennale (SISS).

Il TFA rappresenta una notevole innovazione nell'accesso alla professione di docente e consente un apprendimento delle competenze psicologiche e pedagogiche necessarie mediante un contatto diretto con gli studenti delle scuole. Non è facile accedere ai tirocini in quanto il Ministero dell'istruzione, dell'Università e della ricerca ha voluto corsi a numero chiuso per determinare una forte selezione e ottenere tagli dei posti di lavoro.

Ogni Università organizza un corso e si occupa delle selezioni dei tirocinanti attraverso un test d'ingresso e un esame finale per l'abilitazione a conclusione del percorso. La prova di accesso, costituita da un test scritto ed una prova orale, è disciplinata dal Miur che stabilisce un'unica data d'esame per ciascuna Università, onde evitare che un candidato possa presentarsi in più sedi per tentare l'ingresso.

Il test consta di sessanta domande a risposta chiusa e si supera con il punteggio minimo di 42/60. Ogni risposta esatta assegna 1 punto mentre per ogni risposta errata o non data si hanno 0 punti. L'esame orale da diritto ad un massimo di 20 punti e si supera con il minimo di 15 punti. Alle due prove vanno aggiunti altri 20 punti acquisibili grazie a titoli vari come pubblicazioni, attestati e così via.

Con il superamento di entrambe le prove si ha la possibilità di iscrizione al corso che dura un anno ed è diviso in tre parti: insegnamenti di pedagogia, un periodo di traning nelle scuole sotto la guida di un tutor e gli insegnamenti delle materie della specifica classe di insegnamento. Al termine del tirocinio il tutor e un altro insegnante stilano una relazione che il candidato dovrà presentare alla commissione d'esame di abilitazione. L'esame finale si supera con un punteggio minimo di 50/70, quindi al docente è rilasciato il diploma di abilitazione all'insegnamento.