DL sviluppo

Saltano precari scuola, Tav,
fondi Fas a lavoro Sud

Secondo quanto si apprende via anche sanzioni giudici tributari
Zone disagiate daranno più punti. Trasferimento solo dopo 5 anni

 TM news, 20.6.2011

Roma, 20 giu. (TMNews) - Nel maxiemendamento al decreto sviluppo presentato dal governo alla Camera sarebbero saltate le norme sui precari della scuola, la tassa Tav e l'emendamento D'Antoni che aveva destinato l'uso dei fondi Fas per le assunzioni al Sud in attesa del via libera della commissione Ue.

Secondo quanto si apprende, nel testo dell'esecutivo non ci sarebbero più neanche le disposizioni che prevedevano sanzioni per i giudici tributari che non si esprimevano in tempo sugli accertamenti esecutivi sino a prevedere per loro, in caso di recidiva, la rimozione dall'incarico.

Trova applicazione anche la novità riguardante il punteggio maggiorato relativo a servizi svolti in condizioni particolarmente difficili. E' probabile che nella lista rientrino i servizi svolti in scuole collocate nelle isole o in montagna. Il dl sviluppo pone poi uno stop alle decine di migliaia di supplenti di vecchia data che stanno tentando di approdare alla stabilizzazione attraverso le aule del tribunale. I contratti a tempo determinato, in pratica, potranno trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato solo nel caso d'immissione in ruolo. Slitta di un mese, dal 31 luglio al 31 agosto, il termine per le assunzioni a tempo indeterminato e per i provvedimenti di assegnazione o utilizzazione riguardanti il personale insegnante e Ata di ruolo - incluse le supplenze annuali - nonché per il conferimento degli incarichi di presidenza.

Tra le novità introdotte con le ultime modifiche risulta che le supplenze verranno assegnate utilizzando delle graduatorie, proprio in queste settimane in fase di aggiornamento (abrogato le 'code e reintegrato il trasferimento in una provincia con il sistema a 'pettine), che i supplenti potranno integrare con nuovi titoli e servizi ogni tre anni anziché ogni due. Inoltre, a partire dalla tornata di assunzioni di questa estate, viene introdotta la possibilità di "chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità". Il 'danno' non è lieve, se si pensa che sino ad oggi questa chance veniva concessa già subito dopo la conclusione dell'anno di prova, quindi 12 mesi dall'assunzione a titolo definitivo. Saranno esentati dalla norma, comunque sempre dopo aver terminato il primo anno, coloro che chiederanno l'avvicinamento a caso per motivi di "infermità o assistenza".