SCUOLA
Maturità, sale numero studenti
Miur minimizza ma sondaggio Swg-studenti.it dice
metà candidati TM news, 23.6.2011 Roma, 23 giu. (TMNews) - L'uso disinvolto dei telefonini di ultima generazione avrebbe oggi permesso ad un congruo numero di candidati alla maturità di inviare le tracce e ricevere le soluzioni o parte di esse relative alla seconda prova scritta. Se il il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, non fa accenno a quanto accaduto, sostenendo che "la seconda prova degli esami di Stato si è svolta in modo ordinato e corretto, senza alcun inconveniente", ad evidenziare il problema sono stati la maggior parte degli stessi studenti interpellati: in oltre la metà dei casi hanno infatti ammesso, senza pudore, di aver copiato. Il centro studi Swg ed il portale studenti.it hanno appurato, intervistando 600 dei candidati impegnati questa mattina nella seconda prova, che "il 32% dichiara di aver copiato tutto (l'1% in più dell'anno scorso), il 10% ha copiato abbastanza (l'8% in meno dell'anno scorso), il 13% ha copiato un po' (stesso dato dell'anno scorso) mentre un 16% ci ha provato senza riuscirci (il 4% in più dell'anno scorso)". Il numero di studenti che avrebbe aggirato le regole per rispondere nel migliore di modi ai quesiti di oggi risulta quindi in aumento: "solo il 27% - sottolinea la redazione del sito studentesco promotrice del sondaggio - ha dichiarato di non aver avuto bisogno di copiare perché era preparato su tutto mentre nel 2010 questo dato è stato del 23%".
Per la rivista Tuttoscuola il problema esiste e va affrontato. Iniziando a capire come effettivamente gli studenti possano venire in possesso delle soluzioni, spesso senza destare sospetti tra i commissari d'esame: "la tecnica utilizzata dai maturandi per far uscire le tracce dalle aule - scrivono gli esperti di istruzione - è tipicamente quella di fotografare con uno smartphone la traccia della prova da eseguire, per poi spedire subito la fotografia all'esterno. Se uno studente riesce a eseguire impunemente un'azione del genere, è immaginabile che non incontri troppe difficoltà a ricevere dall'esterno una fotografia della soluzione". Consce del problema, nei giorni scorsi alcune associazioni di consumatori avevano chiesto accorgimenti per impedire collegamenti all'esterno, come le vernici schermanti e i cosiddetti 'jammer', strumenti in grado di isolare ambienti circoscritti. Il problema è che le finestre delle aule scolastiche (quasi sempre prive di aria condizionata) non sono schermabili ed anche verniciare le aule prima degli esami, per renderle nuovamente 'penetrabili' alle reti wireless a settembre (per le necessità didattiche e amministrativi) non appare una strada percorribile. Per Tuttoscuola non vi tuttavia sono dubbi: premesso che "il primo dissuasore è dato dai controlli e dalla pena, che consiste nell'annullamento della maturità", quanto accaduto oggi dovrebbe indurre il Miur a rivedere "la struttura delle prove".
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