In Commissione Senato di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 5.6.2011 Vittoria Franco (Pd) chiede un confronto urgente: dal prossimo anno l’ulteriore riduzione di risorse e organici porterà altre classi pollaio, meno qualità didattica e tempo pieno, più dispersione e negazione di diversi diritti. In alcune Regioni la situazione è insostenibile. Presto il Ministro si presenterà per ribattere. A meno che… Il 2011/2012 si prospetta all’insegna del caos e delle incertezze. A sostenerlo, a pochi giorni dal termine del termine dell’anno scolastico in corso, è la senatrice Vittoria Franco, uno dei parlamentari del Partito democratico che da diversi segue da molto vicino le vicende del mondo dell’istruzione. "La situazione della scuola pubblica – sostiene Franco - è drammatica: a fronte di altri tagli sia al personale che alle risorse, si registra un aumento degli alunni, specie nella primaria. Classi pollaio, abbassamento della qualità didattica, aumento della dispersione scolastica, tempo pieno sempre più difficile sono le conseguenze dell'operato del Ministero. Il prossimo avvio dell'anno scolastico si preannuncia molto 'caldo' e a rischio per alunni, studenti e famiglie". Nei giorni scorsi la Franco, ha chiesto , durante una seduta della Commissione Istruzione di Palazzo Madama, che il ministro "Gelmini venga con urgenza a riferire e a confrontarsi con noi sul prossimo anno scolastico", perché "tutto quello che il Governo ha ‘seminato’ in materia di scuola pubblica e cioè tagli economici, riduzione di organico e contrazione degli orari scolastici sta dando i suoi frutti. I nodi vengono al pettine. E' dunque urgente che la ministro Gelmini ci spieghi cosa intende fare, dal momento che finora ha solo negato l'evidenza dei fatti che ogni famiglia può riscontrare direttamente". Anche perché la situazione, secondo l’opposizione, starebbe diventando insostenibile. In particolare in alcune Regioni, dove i tagli agli organici sono diventati palpabili. "Solo in Toscana – sostiene la parlamentare - a fronte di 2.000 studenti in più, si avranno 898 insegnanti in meno". Anche la scuola dell'infanzia, uno dei fiori all’occhiello della Toscana, anche grazie al sostegno della Regione, si sta creando una lista d'attesa: "cosa molto grave – sottolinea Franco - se si pensa che va considerata già un segmento formativo". E a livello nazionale continua a destare molta preoccupazione "la mancata di applicazione in molte scuole della recente legge sulla dislessia". Preso atto del lungo elenco di accuse, anche il presidente della Commissione al Senato, Guido Possa (Pdl), si sarebbe detto favorevole alla necessità di un confronto tra il ministro dell’Istruzione e i parlamentari dell’opposizione. È probabile, a questo punto, che la Gelmini accetti il confronto per controbattere a tutti i punti critici messi in evidenza. A meno che le sirene che la vorrebbero prossima responsabile del dicastero della Giustizia, al posto del “promosso” attuale ministro, Angelino Alfano, si traducano in realtà. |