L'intervento Fondi per la scuola Pasquale Almirante La Sicilia, 26.6.2011
In un Istituto alberghiero del nuorese il Miur ha dovuto revocare
l’incarico alla commissione d’esame perché tutti gli alunni di
quella quinta non sono stati ammessi: bocciati in partenza. Com’è
stato possibile? In attesa di capirlo, per il resto dei diplomandi,
nonostante le scopiazzature (lo avrebbe fatto oltre il 30%) e le
fughe di notizie (già alle 8,22 in Internet giravano tutti i temi
della 2^ prova), non dovrebbero esserci problemi di promozione
proprio perché hanno già la sufficienza, come prescrive la legge per
essere ammessi agli esami, in tutte le materie e quindi parrebbe
illegittimo e assurdo bocciarli e con evidenza lapalissiana
qualunque Tar non potrà fare a meno di comprendere. Diversa invece è
la questione dei denari che il Miur dovrà versare. L’unica cosa certa oggi è l’ambiguità di un esame svolto in questi termini benché Gelmini voglia nazionalizzare la terza prova (per ora di pertinenza della commissione) senza neanche spiegare il clamoroso fallimento dell’esame Invalsi svolto nelle terze delle secondarie di primo grado, tanto che molti sindacati ne chiedono subito la soppressione. E se si parla di risparmio, Tremonti dovrà trovare al più presti 47milioni di euro per il concorso a preside al quale parteciperanno oltre 150mila docenti: quanto sarebbe più razionale impiegare questa somma per stabilizzare i precari, finanziare le scuole e lasciare ai collegi dei docenti di eleggersi il proprio dirigente con voto democratico, come nelle Università e nei Comuni. Non hanno forse i professori della scuola similare maturità dei loro colleghi universitari? |