La Lega propone il bonus per i prof residenti, maggioranza divisa da Tuttoscuola, 14.6.2011 Quaranta punti in più in graduatoria per gli insegnati residenti nella provincia della scuola nella quale chiedono di lavorare. È quanto prevede un emendamento della Lega Nord al decreto sviluppo, pensato per mettere al riparo gli insegnanti del nord dalla "concorrenza" dei loro colleghi meridionali. L'emendamento ha spaccato la maggioranza: il governo non ha dato parere favorevole ma si è rimesso alla decisione dell'aula. L'emendamento, per un verso, riporta all'ordine del giorno la 'querelle' sui troppi insegnanti meridionali presenti al Nord e sulle graduatorie provinciali; per un altro, alla luce dei risultati referendari, potrebbe essere un segnale della 'prova di forza' attesa all'interno della maggioranza di governo, e condurre dunque a esiti di difficile prevedibilità. Nel merito, l'emendamento ha come prima firma quella di Paola Goisis, capogruppo della Lega in commissione Cultura, ed è sostenuto da tutti i componenti del Carroccio delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, quelle che esaminano nel merito il decreto sviluppo. La proposta chiede che dal prossimo anno scolastico, cioè il 2011-2012 nelle graduatorie ad esaurimento verranno assegnati i punteggi per titoli seguendo l'attuale legge: a essi si aggiungeranno "ulteriori 40 punti per la permanenza nella provincia di appartenenza". Per chi nel frattempo ha chiesto un trasferimento non ci saranno problemi; essi potranno infatti chiedere la revoca del trasferimento, ottenendo i 40 punti di bonus. Stamattina i due relatori, Giuseppe Marinello del Pdl e Maurizio Fugatti della Lega, hanno dato i pareri sugli emendamenti presentati. Giunti all'emendamento Goisis non si sono espressi, rimettendosi alle decisioni della Commissione, anche se Marinello ha espresso "dubbi sulla Costituzionalità” della proposta di modifica. Il Governo, con il sottosegretario Alberto Giorgetti, ha dato parere conforme a quello dei relatori. A difesa della proposta del Carroccio è insorto Massimo Polledri che ha espresso "stupore" per i "dubbi" di Marinello. "I profili di costituzionalità - ha rilevato - vengono vagliati dalla presidenza, e se l'emendamento è stato ammesso vuol dire che è costituzionale". Né Marinello, né il sottosegretario, né alcuno della maggioranza ha replicato. A breve si dovrebbe procedere con i voti, e la pausa pranzo è servita per una riunione all'interno del centrodestra, per trovare una soluzione. L'Italia dei Valori, attraverso una nota del suo portavoce, Leoluca Orlando, ha commentato: "La qualità degli insegnanti deve essere valutata in base alla loro preparazione e dedizione al lavoro e non in base alla residenza o alla regione di appartenenza. La Lega, già sull'orlo del precipizio, decide di fare ancora passi in avanti e di precipitare insieme con Berlusconi". |