Dai 7 ai 10 anni per assorbire
i prof precari di lettere

da Tuttoscuola, 21.6.2011

I tempi di assorbimento in ruolo degli oltre 84 mila prof iscritti attualmente nelle graduatorie provinciali ad esaurimento sono più difficili da determinare, a causa delle molteplicità delle situazioni connesse alle diverse classi di concorso in cui sono inseriti e alla tipologia dei pensionamenti registrati negli ultimi anni.

Partendo proprio dai pensionamenti dei professori di scuola secondaria di I e di II grado registrati nell’ultimo quinquennio, si ha questa situazione: nel I grado vi sono stati 46.710 pensionamenti con una media annua di 9.342; negli istituti di II grado i pensionamenti complessivi sono stati 50.897 con una media annua di 10.179.

Da notare come nella scuola secondaria di I grado il numero di pensionamenti si avvicina a quello degli istituti superiori, nonostante un organico di gran lunga inferiore (153.471 posti cattedra contro i 212.737 delle superiori).

Si può calcolare che circa un terzo dei 9.342 pensionamenti annui nella scuola secondaria di I grado (corrispondenti a 3.100 unità) sia rappresentato da professori di lettere (classe di concorso A043). Attualmente nelle graduatorie provinciali ad esaurimento sono iscritti 23.241 docenti della classe A043. Per assorbirli tutti occorrerebbero più di sette anni, se verrà mantenuta quella media annua di pensionamenti e se non vi saranno concorsi.

Analoga previsione si può fare per gli insegnanti di lettere delle superiori che sono poco meno di un quarto del totale. Dei 10.179 pensionamenti annui verificati negli ultimi cinque anni, con tutta probabilità circa 2.400 sono stati prof. di lettere (classi di concorso A050). Considerato che nelle graduatorie ad esaurimento risultano iscritti 23.292 prof della classe A050, si può stimare che, con questo ritmo di posti che si renderanno vacanti, occorreranno circa dieci anni per assorbirli tutti, senza considerare l’eventualità dei bandi di concorso.

Anche qui vale quanto detto per la scuola primaria: le stime valgono sempre che non vi siano anche ulteriori riduzioni di organico.