Le due verità del ministro

 da Fuoriregistro, 25.1.2011

Quando questo governo se ne andrà - e dovrà accadere - di Maria Stella Gelmini rimarranno indelebili, nel ricordo di chi l'ha vista all'opera, l'immagine più concreta e completa della crisi morale, prima ancora che economica, di questi anni bui. Una donna che ha governato la scuola senza poter spiegare in virtù di quali titoli sia giunta al governo, che per quasi tre anni ha continuato a confondere tempo pieno e tempo scuola e non ha mai distinto tra propaganda e progetto politico.

Da qualche giorno, poi, mentre difende il "suo" premier da quello che, a suo modo di vedere, è il "fango" rovesciatogli addosso da comunisti e congiurati annidati nella Procura di Milano, il "ministro ha completamente dimenticato quanto pure aveva solennemente promesso ieri e fa di tutto per meritare una menzione particolare nell'albo dei venditori di tappeti che occupano il banco di questo sciagurato governo.

Goering ne era convinto: una menzogna più volte ripetuta diventa verità. Val la pena perciò di tornarci sulle due "verità" del ministro. Ecco le sbandierate intenzioni di Maria Stella Gelmini agli esordi, quando non era ancora diventata l'illustre passacarte della macelleria sociale di Giulio Tremonti:


Gelmini: "Stipendi insegnanti a 40mila euro annui"
10 giugno 2008

Lasciare lo scontro politico fuori dalla scuola. Lo ritiene necessario il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, che lo ha sottolineato con forza presentando alla commissione Istruzione della Camera le linee generali del suo programma per la scuola. "Occorre - ha detto - una presa di posizione lontana da inutili visioni ideologiche: il Paese ci chiede a gran voce di lasciare lo scontro politico fuori dalla scuola". Secondo il ministro, è indispensabile "una grande alleanza" in cui tutti diano il proprio contributo "per il miglioramento della più grande infrastruttura del Paese".

Il ministro ha poi pigiato un tasto "caldo", quello degli stipendi degli insegnanti: "Questa legislatura deve vedere uno sforzo unanime nel far sì che gli stipendi degli insegnanti siano adeguati alla media Ocse". Attualmente gli "stipendi sono sotto tale media", ha comunicato il ministro svelando"numeri" di questa emergenza salariale:
"Non possiamo ignorare che lo stipendio medio di un professore di scuola secondaria superiore dopo 15 anni di insegnamento è pari a 27.500 euro lordi annui, tredicesima inclusa. Fosse in Germania ne guadagnerebbe 20 mila in più, in Finlandia 16 mila in più. La media Ocse è superiore ai 40 mila euro
l'anno"
.


Di tutto questo non rimane traccia e il programma è cambiato. Gli insegnanti? E chi se ne ricorda. Ora ci sono problemi ben più seri: processano Berlusconi!

 

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA


Def_23. 11.10

DISPOSIZIONI SULLA DESTINAZIONE DELLE SOMME DI CUI ALL'ART. 64, COMMA 9, DELLA LEGGE 133 DEL 2008 IN APPLICAZIONE DELL'ART. 8, COMMA 14 DELLA LEGGE 30 LUGLIO 2010, N. 122 . D.I. n. 3 Del 14 gennaio 2011

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

VISTO [...]
CONSIDERATO [...]
TENUTO CONTO [...]
SENTITE le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

 
DECRETA


Art. 1. Per i motivi espressi in premessa, le risorse di cui all'art. 64, comma 9, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, relative all'esercizio finanziario 2010, sono ripartite secondo le modalità di cui ai successivi articoli 2 e 3.

Art. 2. La somma di euro 320 milioni è destinata al recupero dell'utilità dell'anno 2010 ai fini della maturazione delle posizioni di carriera e stipendiali e dei relativi incrementi economici del personale docente, educativo ed ATA.

Art. 3. La somma di euro 31 milioni è utilizzata per l'attivazione di due progetti di sperimentazione, uno relativo alle modalità, criteri e strumenti per la valutazione delle scuole per i processi di miglioramento della didattica e l'altro per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento professionale all'interno di una scuola. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con proprio decreto, provvede alla definizione dei citati progetti e al riparto delle somme previste tra le specifiche finalità.

Art. 4. Le risorse di cui all'art. 64, comma 9, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, relative agli esercizi finanziari successivi al 2010, sono prioritariamente dedicate alle medesime finalità di cui all'art. 2, entro il limite di quanto effettivamente reso disponibile ai sensi dell'ultimo periodo del medesimo articolo 64 comma 9.

IL MINISTRO
DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
F.TO MARIASTELLA GELMINI

IL MINISTRO
DELL' ECONOMIA E DELLE FINANZE
F.TO GIULIO TREMONTI