Prof "regionali", Fioroni apre alla Lega: L’ex ministro Giuseppe Fioroni, oggi deputato del Partito Democratico, non chiude la porta alla proposta di Pittoni di regionalizzare le graduatorie degli insegnanti: "È un’idea da valutare". Critica la responsabile scuola del Pd nazionale, Francesca Puglisi: "Dalla Lega solo demagogia" di Roberto Urizio Il Piccolo di Trieste, 12.1.2011 TRIESTE L’ex ministro Giuseppe Fioroni non chiude la porta alla proposta di Pittoni di regionalizzare le graduatorie degli insegnanti, ma sulla questione il Pd si spacca. «È un’idea da valutare – sostiene Fioroni, oggi deputato del Partito Democratico – e lo faremo nei prossimi giorni». Un’apertura alla proposta leghista? «Ci mancherebbe – afferma l’ex ministro – le idee vanno tutte approfondite». In Regione il Pd vede al suo interno idee piuttosto distinte. Ma la responsabile scuola del Pd nazionale, Francesca Puglisi, è di parere diverso: «C’è solo tanta demagogia da parte della Lega, sul reclutamento dei docenti. Ma mentre parla di merito, vota il taglio di migliaia di cattedre e di posti di lavoro nella scuola, trovando negli insegnanti meridionali il capro espiatorio del precariato scolastico». Tra i punti definiti «preoccupanti» del ddl «c’è che non si comprende da chi sarebbero composte le commissioni di valutazione per l’accesso all’albo regionale». Anche in regione il Pd è diviso; Sergio Lupieri guarda con interesse alla proposta del senatore Pittoni. «Non mi sento di bocciarla, concettualmente ci sono buoni passaggi che vanno verificati. Mi sembra comunque un proposta innovativa e di buon senso» aggiunge Lupieri, che conferma come «a livello nazionale le prime valutazione sono state incoraggianti. La proposta non andrebbe contro i diritti dei cittadinanza e garantirebbe soluzioni ad alcune criticità, quali la grande immigrazione di insegnanti e le graduatorie senza fine». Il consigliere regionale considera «sbagliato fare demagogia. Il Pd ha una decina di proposte pronte sulla scuola, si tratta ora di mettere insieme le buone idee, indipendentemente da quale partito provengano». Di segno decisamente opposto la posizione di Franco Codega, secondo cui «la presenza degli insegnanti meridionali, anche se fosse significativa, non sembra essere poi così deleteria se è vero, come è vero, che in tutte le rilevazioni nazionali e internazionali le nostre scuole risultano essere tra le migliori d’Italia e d’E uropa». Per l’esponente del Pd «sarebbe ora di smetterla di creare problemi che agitano la scuola di oggi, come il taglio dei dirigenti scolastici, 27 nella sola nostra regione». Il problema di una riformulazione delle modalità di reclutamento degli insegnanti, secondo Codega, «esiste, ma non è la sola logica localistica che ci porta nella direzione giusta». Concetto sostanzialmente condiviso anche dal segretario regionale della Cisl, Giovanni Fania, secondo cui «i problemi della scuola sono altri: un corpo docente tra i più anziani d’Europa, il precariato giovanile, strutture inadeguate, l’abbandono scolastico. Se il senatore Pittoni vuole confrontarsi con noi su queste cose, siamo aperti al dialogo. Non ci interessano invece gli spot elettorali: non è con le graduatorie regionali che si risolvono le criticità». |