SCUOLA

 Unità Italia

Graduatorie docenti,
sentenza Consulta scatena opposizione

Naufraga progetto Lega anti prof Sud: Gelmini studi Costituzione

ApCOM, 9.2.2011

Roma, 9 feb. (TMNews) - Diventa un caso politico la sentenza della Corte costituzionale, che ha oggi bocciato una norma del decreto 134 del 2009 che stabiliva l'inserimento 'in coda' alla graduatoria dei docenti precari che chiedevano una provincia diversa rispetto a quella in cui erano originariamente classificati: secondo l'opposizione la Consulta ha vanificato il tentativo del Governo, su spinta della Lega, di impedire ai candidati nati nel meridione di fare esperienze come supplenti nelle scuole del Nord Italia, notoriamente più ricche di posti liberi.

Secondo Fabio Giambrone, capogruppo in commissione Cultura dell'Italia dei Valori, "la Gelmini, per accontentare la Lega, si è ritrovata a dover fare i conti con migliaia di ricorsi di insegnanti precari a cui la Corte Costituzionale ha dato oggi ragione, bocciando il 'protezionismo' voluto dal Carroccio per impedire ai supplenti del Sud di inserirsi in graduatoria al Nord".

Giambrone si è scagliato con il partito del Carroccio, perché sarebbe "in malafede", ma anche con "il ministro dell'Istruzione" che "farebbe bene a studiare la Costituzione prima di emettere provvedimenti stupidi, razzisti e incostituzionali. Intanto resta il grave danno alle casse dello Stato, che ovviamente ricadrà sulle spalle dei contribuenti. La Gelmini dopo quest'altra figuraccia abbia un sussulto di dignità e si dimetta".

Dello stesso avviso è Tonino Russo (Pd), anche lui componente della commissione Cultura della Camera, secondo cui "la Consulta ha bocciato il tentativo del centrodestra, capitanato dal ministro Gelmini, di realizzare una vera e propria 'linea gotica' che impedisse, come fortemente auspicato dalla Lega Nord, la mobilità dei docenti sul territorio nazionale". Lo dichiara l'on. commentando la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità del comma 4-ter dell'articolo 1 del decreto legge 134/2009.

Russo ritiene anche che ora "la sentenza avrà effetti devastanti: l'amministrazione sarà costretta ad assumere tutti quei docenti che, collocati in coda, nelle graduatorie aggiuntive, si sarebbero trovati in posizione utile per l'immissione in ruolo". Per l'esponente democratico le colpe di tutto ciò sarebbero del ministro Gelmini: "era stata, a suo tempo ed in numerose occasioni, messa di fronte alla palese irragionevolezza della norma: purtroppo - ha concluso - se ne è sonoramente infischiata con fare tutt'altro che istituzionale e privo di buon senso, esponendo l'amministrazione ad un danno erariale enorme".