SCUOLA

Graduatorie precari,
Gilda reclama intervento legislatore

Loro gestione si presta contenzioso infinito:urgono regole certe

ApCOM, 9.2.2011

Roma, 9 feb. (TMNews) - Secondo la Gilda degli insegnanti la sentenza emessa oggi dalla Corte Costituzionale sul mancato rispetto di costituzionalità della norma n. 42/09, attraverso cui il Miur ha imposto di collocare in coda a tre nuove graduatorie ad esaurimento i docenti precari che ne avessero fatto richiesta, rappresenta la conferma che le liste di attesa dei supplenti vanno gestite per via legislativa e non attraverso semplici atti ministeriali: "Da troppi anni - sostiene il coordinatore Rino Di Meglio - la gestione delle graduatorie scolastiche si presta a un contenzioso infinito e perciò chiediamo al legislatore di intervenire con regole certe e di non affidarsi ancora a regolamenti facilmente impugnabili".

Tuttavia, il sindacalista della Gilda non ritiene scontato lo stravolgimento delle graduatorie: anche se "da una prima lettura della sentenza emerge che la Corte Costituzionale ha abrogato la norma, contenuta nel decreto legislativo 134 del 2009, che prevedeva la possibilità delle code" Di Meglio dichiara che "è ancora presto per valutarne gli effetti".