Iscrizioni, arriva l'ora della scelta Superiori: 600mila ragazzi decideranno entro sabato. Scontro sulla valutazione degli insegnanti, il ministro tira dritto: pronto un decreto. Terza media, scritto d'inglese all'esame Silvia Mastrantonio Quotidiano.net, 8.2.2011 ROMA, 8 febbraio 2011 - TI VUOI iscrivere al classico oppure al musicale? Qualsiasi sia la scelta per il liceo o l’istituto superiore che prediligi, la scadenza è sabato 12 febbraio. Scivoli o slittamenti ci saranno soltanto per coloro che hanno optato per i professionali che rilasciano la qualifica triennale (15 marzo). Da quest’anno, infatti, la competenza è passata alle Regioni e non tutte sono ancora pronte. In attesa che si stabiliscano le convenzioni necessarie con gli istituti specializzati, il ministero ha concesso una proroga che, però, riguarda solo i professionali per le qualifiche triennali. Per tutti gli altri (il totale degli studenti che devono accedere all’istruzione di secondo grado è di 600.000) i giochi sono quasi fatti. Ma quali insegnanti si troveranno davanti? E che cosa si lasceranno dietro alle spalle delle medie? Molte le novità in arrivo. Dalla valutazione dei docenti (che sarà oggetto oggi di un nuovo confronto tra il Miur, la Funzione pubblica e i sindacati) a un esame di terza media rivisitato che, però, riguarderà chi dovrà affrontarlo nei prossimi anni. IL MINISTERO sta studiando da tempo un esame che sia più simile a quello della maturità. L’ipotesi più concreta che circola, al momento, è l’introduzione di una terza prova scritta nazionale in lingua straniera (preferibilmente l’inglese) che andrebbe ad aggiungersi a quella di italiano e matematica. Abolite le prove scritte interne alle scuole, salvo per quella di italiano. Alla fine saranno quattro i test scritti. Un altro capitolo aperto è quello del decreto per la valutazione dei docenti. Per un insieme di cause (compreso il fatto che non ci sono i fondi perché quelli risparmiati sono stati impiegati per il ripristino degli scatti degli insegnanti), il regime sarà operativo solo dal 2013. Di conseguenza, per arrivare a decidere linee guida nazionali definitive, si dovrà attendere un nuovo decreto specifico che è allo studio. Sono in corso, tra qualche difficoltà, invece, le sperimentazioni sui due metodi individuati per valutare i prof. Il primo è di carattere individuale e affida al preside e a due colleghi il compito di decidere le capacità del singolo; il secondo considera i risultati ottenuti dagli alunni dell’intera scuola. Sulla base dei risultati raggiunti si distribuiscono risorse aggiuntive o ai singoli o agli istituti che poi le dividono. Ma la sperimentazione ha conosciuto parecchie polemiche, in questi mesi. Di qui l’intenzione, non confermata, del ministro Mariastella Gelmini di decidere in autonomia il modo per gratificare, in futuro, il 75% dei docenti. Se sul sistema di valutazione ci sono ancora momenti di stallo, non altrettanto si può dire per la formazione. Il regolamento prevede un numero chiuso per gli aspiranti insegnanti. Accessi programmati con valutazione annuale del Miur. A concorso andrà la quota accertata di cattedre libere maggiorata del 30%. I prof ma anche i maestri del futuro dovranno essere più preparati con lauree e tirocini impegnativi. Da definire ancora, invece, i principi del reclutamento. |