Italia 150: no di Marcegaglia e Calderoli
alla festa del 17 marzo

da Tuttoscuola, 8.2.2011

“I festeggiamenti sono essenziali, ma in un momento come questo, un onere di quattro miliardi di euro per le imprese forse non è la cosa migliore per la loro crescita”. E’ netta la presa di posizione di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, sull’opportunità di celebrare l’Unità d'Italia con una festività nazionale, sia pure limitata al 2011.

La presidente degli industriali ha sostenuto che se “è giusto celebrare solennemente il 17 marzo, che il presidente Napolitano e le istituzioni hanno indicato come giorno in cui è nata l’Unità d'Italia, noi diciamo però che lo si può celebrare andando a scuola o lavorando”.

Anche il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli spiega in una nota di aver votato contro, a suo tempo, in Consiglio dei Ministri, e di restare “completamente contrario al fatto che l’attribuzione delle caratteristiche di festività nazionale, conferita alla data del 17 di marzo, comporti la chiusura di molti uffici pubblici”.

Calderoli annuncia poi che domani “verranno portate in Consiglio dei Ministri una serie di proposte per il rilancio dell’economia e dell'impresa e a riguardo andrà assolutamente affrontata la questione del 17 di marzo, facendo assoluta chiarezza su questa festività e soprattutto sull’eventuale chiusura o meno degli uffici pubblici”.