Bagnasco: pubblica o privata
purché sia una buona scuola

Intervento del presidente della Cei a margine dell'incontro
"La formazione della coscienza nel Beato John Henry Newman"

da Tuttoscuola,  1.3.2011

"La Chiesa, come sempre, ha molta stima e fiducia nella scuola – ha affermato il cardinal Bagnasco arcivescovo di Genova e presidente della Cei - perché è un luogo privilegiato dell'educazione, tanto più che siamo nell'ambito del decennio sulla sfida educativa, che la Cei ha scelto. Quindi ci sta a cuore l'educazione integrale anche attraverso la scuola e in qualunque sede, statale o non statale, l'importante è che ci sia questa istruzione ma anche questa formazione della persona che è scopo della scuola a tutti i livelli".

Nel pieno della polemica provocata dalle parole del premier sulla scuola pubblica, il cardinal Bagnasco ha preso, dunque, una posizione netta per tirarsi fuori da una situazione imprevista che rischia di nuocere alla scuola paritaria, coinvolta, suo malgrado, in una disputa tra pubblico e privato. “Ci sono tantissimi insegnanti e operatori che, sappiamo, si dedicano al proprio lavoro con grande generosità, impegno e competenza, sia nella scuola statale che non statale. Quindi il merito va a loro – ha aggiunto il presidente della Cei.

Bagnasco ha ricordato, di passaggio, il diritto di scelta educativa delle famiglie, ma ha evitato una rivendicazione che sarebbe stata fuori luogo e fuori tempo, limitandosi solamente ad affermare che “Tutti ci auguriamo che anche la libertà di scelta dei genitori nell'educazione dei figli possa essere concretizzata sempre più e meglio, ma questo riguarda un altro aspetto della scuola non statale.”

Poi è ritornato sul tema centrale del suo intervento, cioè sulla buona scuola, da qualsiasi parte venga: “In generale, sicuramente tutti auspichiamo che la scuola, a tutti i livelli e in tutte le sedi, possa veramente rispondere ai desideri dei genitori per i loro figli”.