Milleproroghe: slitta di un anno
la possibilità di far ricorsi per i precari

 Franca Corradini  A scuola di bugie, 16.2.2011

Nuovi spiragli per i precari.

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato l'emendamento al cosiddetto provvedimento "Milleproroghe", che riapre, facendo slittare di un anno, dal 23 gennaio scorso, i termini per l'impugnazione dei licenziamenti o per far valere diritti acquisiti da lavoratori assunti con contratti a termine.

Il voto favorevole della Commissione fa ben sperare sull'approvazione definitiva da parte dell'aula del Senato e, successivamente, della Camera.

Nel frattempo, è credibile che sul termine del 23 gennaio si pronunci anche la Corte Costituzionale, alla quale il giudice del lavoro ha rinviato la norma sulla retroattività e sulla scadenza dei termini per i ricorsi, ritenendone fondata l'incostituzionalità.

Finché l'emendamento non sarà definitivamente approvato, o fino a pronuncia della Corte Costituzionale, con l'assistenza legale, conviene valutare l'opportunità di impugnare i licenziamenti o rivendicare i diritti maturati entro i 60 giorni dalla scadenza dell'ultimo contratto.

Fino alle novità definitive resta, purtroppo, in vigore la famigerata norma del collegato lavoro.