Lettera al Ministro Gelmini

 La Tecnica della Scuola, 26.2.2011

Illustrissimo Ministro Mariastella Gelmini, 

sicuramente Lei per il Suo ruolo e noi docenti per il nostro cerchiamo di migliorare il più possibile il sistema scolastico italiano. Uno Stato che non cura al meglio l'istruzione dei giovani è destinato a scomparire.

Siamo ben consapevoli che tutto nella vita è “Scuola”; che tutti noi siamo quel che siamo grazie alla scuola che abbiamo frequentato; che il nostro presente e il nostro futuro dipendono dalla scuola. Qualunque sia il livello culturale o professionale in cui si opera, nel passato di un bravo barbiere certamente c'è un altro bravo barbiere che gli è stato maestro, nel passato di un bravo chirurgo c'è sicuramente stato un altro bravo chirurgo che gli è stato maestro, nel passato di un bravo docente ci sono stati sicuramente molti bravi docenti che lo hanno formato, nel passato di un qualsiasi scienziato ci sono stati molti docenti che lo hanno culturalmente formato, ecc. ecc. Questa è la vita, questa è l'evoluzione e il passaggio del sapere, da sempre e per sempre. Devo tutto ai miei ex docenti, a tutti in ugual misura, docenti delle scuole: elementari, medie, superiori, università, ecc. Senza di loro, molto probabilmente, sarei stato "uno dei tanti Zulù" che non sanno fare quasi niente nella vita. 
La didattica è una cosa seria e bellissima, è una delle poche cose che cambiano in meglio il futuro delle persone, che cambiano in una o in due generazioni il futuro di un intero Popolo. Spesso la società dà un prezzo ad una macchina, ad un appartamento, ad un oggetto, ma quanto vale un giovane diplomato? quanto vale un giovane laureato? quale grande contributo una persona che studia riesce a dare sia a se stesso, sia alla propria famiglia, sia alla società? 
Sicuramente il valore di ciò è ALTISSIMO, incommensurabile. Per natura mi sento molto “mazziniano”, poiché credo che ciascuno di noi debba dare alla società ciò che di meglio può dare, per tale motivo non intendo allineare il mio pensiero a contestazioni o approvazioni non fondate su fatti e concretezza. Ritengo, pertanto, utile per Lei, per la Scuola, per i colleghi docenti e principalmente per gli studenti, costituire un elenco, costantemente aggiornato, su ciò che credo possa dare contributo operativo al Ministero che Lei amministra:

1. al fine di svolgere ottime lezioni e al fine di seguire al meglio il percorso didattico degli studenti, non si dovrebbero superare i 20 studenti per classe. 

2. Le Ssis non dovrebbero essere gestite dalle Università, ma dalle scuole primarie, medie e superiori , poiché i docenti di tali scuole si occupano a tempo pieno di didattica e conoscono tutte le sfumature e i migliori percorsi da intraprendere per poter migliorare la didattica e far acquisire agli studenti ottimi livelli di conoscenza.

3. Lo stipendio dei docenti di scuole superiori dovrebbe almeno essere uguale allo stipendio dei "professori universitari associati confermati". Se non ricordo male, i docenti universitari possono insegnare anche soltanto 4 ore la settimana, l'equivalente di 8 Cfu annuali. E se decidono, a loro discrezione, di insegnare oltre le 4 ore settimanali, tali ore sono tutte retribuite come lavoro-straordinario! Personalmente utilizzerei, al fine di far diventare docente di ruolo alle scuole:elementari, medie e superiori; la medesima procedura concorsale utilizzata per diventare docenti universitari associati o ordinari ! Per diventare docente universitario Associato la prova di esame è: "Al fine della uniformità delle procedure di svolgimento della prova didattica la Commissione giudicatrice predispone cinque argomenti; il candidato ne estrarrà a sorte tre e ne sceglierà uno che sarà oggetto della sua prova didattica da svolgersi dopo ventiquattro ore" (da un bando di concorso per professore associato). Cioè senza alcuna prova scritta! e LA DOMANDA! (UNA) viene comunicata al candidato 24 ore prima, il tempo di sudiarseLA!!! 
Mentre per diventare professore ordinario (il massimo della carriera universitaria) non si deve fare nessuna prova scritta e nessuna prova orale ! neppure fare una interrogazione orale su nessun argomento, neppure su un argomento comunicato 24 ore prima !! basta soltanto: "Valutare le pubblicazioni scientifiche e il curriculum complessivo del candidato" (da un bando di concorso per professore ordinario) Sembra molto più facile vincere un concorso di professore associato o ordinario all'Università, rispetto a vincere un concorso di maestra di asilo! c'è da ridere! Si dovrebbe avere la medesima procedura concorsuale per tutti i concorsi di docenza per le scuole: elementari, medie, superiori, università. Perchè non estendere anche ai docenti di scuola: elementare, medie e superiori, la stessa procedura concorsuale dei docenti universitari!? 

4. Gli scatti stipendiali dovrebbero essere dati anche ai docenti precari non di ruolo, molti di loro rimangono precari per 15 o 20 anni, che senso ha dar loro, una volta nominati docenti di ruolo, tutti gli arretrati dovuti? Non sarebbe meglio dargli l'aumento di anno in anno? I soldi servono più ai giovani che devono costruirsi un futuro che agli anziani, che il futuro se lo sono già costruito. Inoltre quale altra categoria di professionisti rischia di rimanere precaria per 15 o 20 anni? nessuna!!! Propongo che dopo 3 anni di docenza si acquisisca l'immissione in ruolo. 

5. Da troppi anni lo Stato spende pochissimo per il miglioramento dell'edilizia scolastica e per le suppellettili delle scuole. Tutte le scuole dovrebbero essere ben riscaldate e ben climatizzate; che senso ha installare i climatizzatori in tutti gli uffici dei ministeri, delle regioni, delle province, di comuni e circoscrizioni ecc. e non climatizzare gli ambienti frequentati agli studenti? 

6. Le ore di lavoro pomeridiano dei docenti dovrebbero essere ridotte al minimo, poiché il docente deve avere il tempo per preparare a casa le lezioni per il giorno dopo. Il lavoro di docente in classe è un lavoro molto faticoso e impegnativo, lo sforzo psico-fisico di un'ora di lezione con 30 studenti al minimo equivale a 3 ore di lavoro di un qualsiasi impiegato (seduto dietro una scrivania e con davanti a sè soltanto fogli di carta di pratiche da leggere) sia del settore pubblico che privato. Inoltre per ben svolgere un'ora di lezione, serve almeno un'ora e mezza di lavoro preparatorio a casa. 

7. Non è giusto che i docenti che insegnano materie con le verifiche scritte, e che ogni anno correggono anche più di 1000 compiti in classe, prendano lo stesso stipendio di chi insegna soltanto materie orali. Al minimo si dovrebbe corrispondere una cifra per ogni compito in classe che si corregge, proporrei al minimo 5 euro per ciascun elaborato corretto. Non costerebbe molto, circa 150 euro per ciascun compito in classe svolto. Pensi che, per correggere 30 compiti in classe, servono circa 15-20 ore. Oppure per i docenti che insegnano materie scritte basterebbe formulare una cattedra non da 18 ore di lezione frontale, ma di 15 ore, in maniera tale che le 3 ore restanti vengano utilizzate per la correzione dei compiti in classe degli studenti. 

8. I presidi, a mio avviso, potrebbero essere nominati con la stessa tecnica che si utilizza per nominare i rettori degli atenei, presidi delle Facoltà Universitarie, i presidenti dei Consigli di Corso di laurea, cioè mediante una elezione tra i docenti, e tale mandato potrebbe durare 2 o 3 anni. Finito il mandato, i dirigenti scolastici tornerebbero ad insegnare. Se basta un processo elettivo per diventare rettori e governare un intero ateneo sicuramente basterà una elezione tra i docenti, per far governare per 2 o 3 anni i presidi nelle scuole elementari, medie e superiori. 

9. I corsi di aggiornamento per docenti dovrebbero essere in alternativa alla giornata di lavoro non in aggiunta, altrimenti accade che il docente al mattino spiega per quattro ore e al pomeriggio, dalle 15.00 alle 19.00, segue i corsi. In tal modo il docente la sera è stanchissimo. Il lavoro di docente è un lavoro molto denso , concentrato, non si hanno momenti liberi, quindi bisogna essere ben riposati. 

10. Quando gli studenti, i presidi, i docenti, il personale amministrativo, i collaboratori scolastici lavorano anche di pomeriggio dovrebbero avere i buoni pasto, come accade in quasi tutte le altre amministrazioni. 

11. Le riunioni pomeridiane, se le lezioni terminano ad esempio alle ore 13.30, dovrebbero iniziare un'ora dopo e dovrebbero durare al più due ore; non ha senso far iniziare le riunioni pomeridiane alle ore 17 e procedere ad oltranza. I docenti hanno anche doveri famigliari da rispettare, la famiglia è uno stralcio della società. Oppure, se ai docenti viene fissata una riunione dalle ore 17 alle ore 19, tutto il tempo che va dalle ore 13.30 alle ore 17, a mio modesto avviso, dovrebbe essere conteggiato come straordinario, e successivamente deve essere data la possibilità al docente, di decidere se essere retribuito oppure calcolando le ore, preferisce ottenere giorni di ferie. Tali giorni di ferie non devono essere concordati con la scuola, ma usufruiti quando il docente ha necessità, visto che provengono non da regali ! ma da ore precedentemente lavorate dal docente. Non ha senso che il docente per i propri giorni di ferie chieda permesso se può prenderli oppure no al dirigente scolastico, oppure debba trovarsi esso stesso le sostituzioni! gli altri colleghi docenti, hanno già i loro molteplici e gravosi impegni. Inoltre, se una riunione è programmata che duri 2 ore, se si protrae oltre le 2 ore, deve essere conteggiato il tempo reale non il tempo programmato e registrato tutto il tempo come straordinario. 

12. I viaggi d'istruzione degli studenti, le cosiddette "gite scolastiche", dovrebbero avere un tetto massimo di spesa per gli studenti; non sono gite private che non rispondono ad alcuna logica, ma momenti per socializzare e apprendere. Se agli studenti costano troppo, si crea una forte discriminazione sociale. A mio modesto avviso non dovrebbero costare più di 50 euro al giorno, spese di viaggio comprese. 

13. Il Ministero, al fine di evitare sterili discussioni tra i colleghi docenti, e tra i docenti e i presidi, dovrebbe indicare una serena e unica procedura per la composizione della cattedra dei docenti e un giusto ed equo criterio per l'assegnazione delle cattedre ai docenti stessi. Il Ministero a riguardo non si è mai univocamente espresso. Ovviamente non credo che il modo migliore per l'attribuzione delle cattedre ai docenti sia quello che abbia come unico parametro l'anzianità di servizio. 

14. Spesso si legge che gli studenti italiani sono meno preparati degli studenti di altri paesi europei, ciò non è vero ! ciò non dipende da noi docenti, che svolgiamo bene e in modo esemplare il nostro amato lavoro, ma dipende dal fatto che da troppi anni il Ministero non aggiorna ai tempi contemporanei i programmi da svolgere. Ciò che ci viene richiesto lo svolgiamo sempre. Per risolvere tale problema basterebbe che il Ministero riformulasse i programmi da svolgere nelle classi. Noi amiamo la cultura, tutto ciò che di culturale ci chiedete siamo pronti e in grado di farlo. 

15. Ogni scuola dovrebbe avere una o più stanze attrezzate con materiale informatico in uso ai docenti, per fare ricerche su internet, digitare relazioni, produrre prodotti multimediali, ecc. ecc. In ogni stanza al minimo dovrebbe esserci ad esempio: 4 computer moderni, 4 stampanti laser veloci, 1 video proiettore, 4 scanner, linea telefonica per entrare in contatto con altri docenti e con l'Indire o l'Invalsi, 4 hard disk esterni per conservare i dati, ecc. e, vista l'evoluzione dell'informatica, ogni 3 o massimo 4 anni tali attrezzature dovrebbero essere totalmente rinnovate. 

16. Tutti gli ambienti della scuola dovrebbero avere la connessione ad internet di tipo wireless ed efficienti biblioteche.

17. Ad ogni docente dovrebbe essere assegnato gratuitamente un computer portatile da usare a scopo didattico, i docenti non dovrebbero comprare a spese loro computer portatili da usare per il lavoro. 

18. I progetti che si svolgono nelle scuole dovrebbero essere tutti strettamente legati ai programmi curriculari che si stanno svolgendo. Lo studio è una cosa seria ! gli studenti non devono perdere tempo in cose banali e/o scarsamente formative, ma soltanto in cose utili o per la loro cultura o per lo sviluppo della loro personalità. 

19. Spesso accade che, dopo gli scrutini di fine anno, molti genitori formulano ricorso contro i docenti che hanno lasciato il debito formativo al figlio studente. Al fine di rendere il più possibile trasparente la valutazione, visto che a volte gli studenti non dicono la verità ai genitori in merito al loro livello di preparazione, basterebbe una settimana dopo la pubblicazione dei quadri di fine anno, risottoporre a compito in classe e interrogazione orale lo studente, di fronte ai genitori e ad una commissione di docenti della stessa materia e al dirigente scolastico. Ciò serenizzerebbe molto gli animi, eviterebbe ricorsi ai tribunali, responsabilizzerebbe maggiormente studenti e docenti. Inoltre sarebbe un ottimo segnale sociale per avvicinare gli studenti alla scuola. I docenti non vogliono essere i censori degli studenti, ma desiderano formarli, vederli crescere professionalmente sempre di più. 
Questo per quanto riguarda i ricorsi circa la valutazione finale degli studenti, invece, circa i ricorsi sulla buona o cattiva didattica di un docente, dovrebbero essere ammessi fino ad una certa data, ad esempio, fino all'1 marzo. A ricorso presentato, dovrebbe essere nominato un ispettore ministeriale, il quale non legge soltanto le carte e visiona i registri, ma rimane per i successivi 3 mesi dentro la classe, durante tutte le ore di lezione e assiste costantemente: alla qualità dell'insegnamento del docente, ai comportamenti degli studenti, ai compiti in classe e alle interrogazioni orali, ed osserva se il docente arriva puntuale in classe, svolge seriamente il proprio lavoro in classe, ecc. 
L'ispettore, insieme al docente curriculare, a fine anno scolastico indicano il voto da attribuire!... è troppo facile e meschino, quando i genitori formulano false illazioni contro un docente circa la qualità del suo insegnamento soltanto a fine anno scolastico, e specialmente per fini di egoismo personale e tornacontistici, quando nessuno può più controllare il reale valore della cultura del figlio studente!!... a ciascuno le proprie legittime responsabilità. Inoltre, tutti noi docenti laureati, ci chiediamo sempre: nella scuola superiore non c'è mai un accanimento contro gli studenti, perchè, invece, non esiste alcuna forma di controllo sulle bocciature all'Università? 
Tutti noi abbiamo esempi eclatanti di ottimi studenti che sono stati bocciati per 13 o 14 o 15 volte di seguito nella stessa materia!... non sarebbe corretto se dopo la seconda bocciatura nella stessa materia, scattasse automaticamente, d'ufficio, la nomina di ispettori ministeriali universitari? e tali Ispettori controllassero sia gli esami sia come il docente ha spiegato e tenuto il corso della materia durante l'anno? Troppo spesso si è appreso dai giornali che atenei e/o mediocri o "scarcagnatelli docenti, ammalati di superbia" fondavano il loro "buon nome" soltanto sull'alto numero di bocciati ! Questo significa, che venivano bocciati anche gli studenti preparati!, cosa aberrante. Se in una sessione di esame si presentano 100 studenti e tutti e 100 non sono preparati è normale che tutti e 100 vengano bocciati, ma se si presentano 100 studenti e sono tutti e 100 preparati è giusto promuoverli tutti. 

20. Visto il relativo basso prezzo, potrebbe essere utile l'installazione di telecamere dentro ogni aula, per osservare il nostro lavoro, il comportamento degli studenti e rendere interattive le lezioni mediante video conferenze con altre scuole. Ovviamente sarebbe ugualmente utile l'installazione di videocamere in tutti gli ambienti di lavoro della Pubblica Amministrazione e di tutte le società private che percepiscono qualsiasi tipo di finanziamento statale. 

21. I fondi di una scuola, a mio modesto avviso, dovrebbero essere suddivisi in: fondi che gestiscono i presidi 20%, fondi che gestiscono esclusivamente i dipartimenti dei docenti 70%, fondi che gestiscono i comitati dei genitori con approvazione del preside 10%. In tal modo si avrebbe una mirata , celere e vera autonomia di spesa.

22. I libri di testo li trovo molto costosi e molto pesanti e il problema del peso è facilmente superabile invitando le case editrici a stamparli in forma modulare; circa il prezzo potrebbe essere utile che lo Stato si faccia carico dell'acquisto dei libri degli studenti, dandoli in comodato d'uso gratuito. Creare generazioni di studenti colti è un investimento per lo Stato, una società colta è certamente una società che porterà benessere all'intera collettività. 

23. Personalmente abolirei il "numero chiuso" nelle Università. Studiare ed essere titolati a svolgere un lavoro (docente, medico, ingegnere, ecc.) è sempre il sogno di una vita, spesso lo si desidera da quando si è adolescenti. Sicuramente è molto meglio essere, ad esempio, un medico o un docente disoccupato che essere un "disoccupato ugualmente" e non avere titolo a svolgere il lavoro che si desidera. Sicuramente i volenterosi, se non riusciranno a lavorare vicino casa o nel luogo che preferiscono, si sposteranno, andranno in altre città, andranno a fare i professionisti all'estero, ma sempre titolati e capaci di fare il lavoro che hanno sempre ambito e sognato! Inoltre mi sembra inconcepibile nell'era della telematica e di “you tube” che ci siano Università a numero chiuso ! Moltissime Università stanno dando il servizio di Università telematiche, cioè mettono su you tube o sistemi simili tutte le lezioni dei professori e gli studenti che non possono frequentare in diretta le lezioni, possono in qualsiasi momento vedere dal proprio pc di casa tutte le lezioni, senza perdere neppure una parola della spiegazione. Ad esempio, la facoltà di Medicina di Messina, accoglie massimo 200 studenti l'anno nella facoltà di Medicina, sarebbe facilissimo dire: i primi 200 in graduatoria possono frequentare in presenza i corsi di Medicina, gli altri possono seguire le lezioni in internet e “Tutti” possono fare gli esami durante gli appelli ! Ciò mi sembra molto semplice, equilibrato ed elementare!!! Non bisognerebbe mai spezzare i sogni culturali di nessuno!!! 24. I docenti supplenti, a mio avviso, andrebbero supportati e aiutati molto ma molto di più. Quale altra categoria lavorativa parte, ad esempio dalla Calabria o dalla Sicilia, per un lavoro di soli 15 giorni in Lombardia o in altra regione del Nord? "I supplenti lo fanno, per il loro grande spirito di responsabilità e di abnegazione". Quale proprietario di abitazione affitterà mai una casa per soli 15 giorni? Sicuramente ai docenti supplenti andrebbe messa a disposizione una stanza gratuita in qualche dignitoso albergo vicino alla scuola dove andranno a svolgere la supplenza, dove andranno a dare cultura, dove andranno a formare culturalmente i giovani studenti. 

25. I docenti devono interrogare gli studenti su ciò che il docente ha spiegato e spiegato con cura, non assegnare compiti senza spiegare la lezione ! questo non va bene, questo non è formativo. E' facile monitorare il lavoro del docente, e non soltanto guardando il registro di classe o personale, dove ogni giorno si riportano la lezione e l'attività che si svolgono in classe; basterebbe chiedere a campione gli appunti presi dai migliori studenti durante le lezioni. In tal modo si osserverebbe univocamente ciò che il docente realmente ha fatto e come lo ha fatto. 

26. Quando ad un docente viene dato il lavoro a tempo indeterminato (il ruolo), dopo molti anni di precariato (anni nei quali il docente supplente fa tutte le stesse cose, con le stesse responsabilità dei docenti già di ruolo), la scuola produce la cosìddetta "ricostruzione di carriera" ai fini stipendiali. Da tale momento in poi il docente inizia a percepire gli aumenti dello stipendio in funzione degli anni di lavoro svolti. Alle scuole non è mai stato fissato un tempo massimo per completare la pratica di ricostruzione di carriera, quindi spesso si verificano assurde anomalie! "docenti a cui viene dato il ruolo" che dopo 5 o 7 o 9 anni!!!! ottengono la ricostruzione di carriera. A mio avviso il Ministero potrebbe diramare una procedura unica da seguire e dare un tempo massimo di 6 mesi o al massimo di un anno al fine di portare a compimento tale pratica. Il Ministero dovrebbe seguire il buon esito della stessa, anche nei diversi uffici dove la pratica viene inviata: ragioneria dello Stato, Csa, Centro servizi amministrativi (ex Provveditorati agli Studi), ecc. Il tempo di 6 mesi o di un anno è riferito al tempo massimo per la sistemazione generale della ricostruzione di carriera, non al tempo che può prendersi ogni ufficio al fine di inviare la pratica all'altro!! Le salite della burocrazia dovrebbero essere per tutti sempre meno ripide, per migliorare il più possibile i servizi. 

27. L'attuale importo lordo dei corsi di recupero, a mio avviso, è molto basso. Un equo valore dovrebbe essere il triplo o al minimo il doppio. 

28. Investa Signor Ministro, investa in cultura al Sud, investa in cultura a Reggio Calabria. Mi sento molto onorato di insegnare al Liceo Scientifico di Reggio Calabria, ogni giorno osservo la grande intelligenza e l'amore per la cultura della gran parte degli studenti di Reggio Calabria. Non mi sembra giusto che a Reggio Calabria, provincia con 560.000 abitanti, ci siano soltanto 4 Facoltà Universitarie: Architettura, Giurisprudenza, Ingegneria e Agraria !!! La città di Reggio Calabria, al minimo, avrebbe bisogno delle Facoltà di: Medicna , Informatica, Matematica, Fisica, Chimica, Scienze Biologiche, Farmacia, ecc. Perchè in Lombardia o in altre regioni del Nord Italia, dove ci sono molte città vicine, a circa 50 o 60 Km l'una dall'altra, ogni città ha i suoi atenei?
Lla città calabrese più vicina a Reggio Calabria, dove vi sono facoltà universitarie, è Catanzaro, che dista 150 Km! e servono almeno 2 ore e mezza o 3 ore per raggiungerla. Per raggiungere Messina, città la cui provincia conta almeno 700.000 abitanti, tra tempi di percorrenza in automobile e nave, occorre circa un'ora e mezza di viaggio!!! 
Troppi studenti colti e molto intelligenti sono destinati per mancanza di possibilità economica a non proseguire gli studi universitari in altre città, non è giusto che questi "cervelli" si perdano ! Investa in cultura, anche così si può dare un vero contributo alla città di Reggio Calabria e all'intera Nazione. Ormai lo sappiamo, il futuro responsabile della produzione dell'energia elettrica passa per gli impianti "solari a concentrazione "e per gli impianti "eolici"; in accordo con la Facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria proponga la costruzione di aziende che producano pannelli solari e fotovoltaici, macchine eoliche. Inoltre, proponga al Consiglio dei Ministri la costruzione di centrali solari a concentrazione e di Centrali eoliche da realizzare nella provincia di Reggio Calabria, in tal modo molti giovani ingegneri che si laureano a Reggio Calabria potrebbero trovare lavoro nella propria terra. Anche il prof. Carlo Rubbia ha più volte dichiarato che, se in una superficie di 3 Km per 3 Km si installano i moderni impianti solari, si riesce a produrre la stessa quantità di corrente elettrica che viene prodotta da una centrale nucleare!! ma senza alcun inquinamento per la natura e per l’uomo. Non mi sembra giusto che negli anni '50 noi calabresi eravamo operai emigranti e nel 2009 siamo intellettuali emigranti!! A mio modesto avviso, se la Calabria avesse tutte le autostrade che ha il nord, tutti gli ospedali che ha il nord, tutte le metropolitane che ha il nord, tutti gli aereoporti che ha il nord, tutti gli atenei che ha il nord (tra l'altro il nord tutte queste cose le ha anche grazie a tutte le tasse che noi calabresi paghiamo da sempre), non ci sarebbe affatto criminalità! la natura dei calabresi è molto buona, siamo molto generosi d'animo e solidali. "Ma troppe cose non abbiamo, troppe cose al nord ci sono da 50 anni e da noi no!! " Perchè si richiede il federalismo adesso? perchè non si realizzano prima al sud tutte le stesse cose che ha il nord e successivamente quando sud e nord sono alla pari! si procede verso il federalismo? Altrimenti sembra come una cena dove si mangia il maiale e c'è chi si mangia la carne e chi le ossa! 

29. I docenti, di ruolo o supplenti, quasi ogni anno, devono compilare domande di trasferimento, di passaggio di ruolo, di inclusione in graduatoria interna, domande per l'immissione in ruolo, per le supplenze, ecc. ecc. Attualmente tali domande le compila il docente e le consegna alla scuola o al Csa (ex Provveditorato agli studi). Se qualcosa nella domanda è poco chiara o l'impiegato del Csa non la comprende, c'è il rischio che la pratica venga bloccata! con grave danno per il docente! sicuramente a mio modesto avviso, sarebbe ottimale che i Csa e/o le scuole avessero degli sportelli per i docenti e che tali domande venissero compilate con il supporto di tali sportelli; la pubblica amministrazione non deve fare da censore ai docenti, ma deve collaborare al fine che tutto vada bene, nel rispetto delle norme. Oppure, qualunque sia il tipo di domanda che il docente compili, i Csa per chiarimenti dovrebbero convocare il docente e analizzare insieme la pratica. Fare da censori è facile ma non è giusto, la collaborazione è sempre la via migliore. Inoltre, quando un docente supplente è in posizione utile per ottenere il "fatidico ruolo" in qualche provincia italiana, non viene neppure avvisato per mezzo di un telegramma del giorno della convocazione; lui stesso dovrebbe controllare su internet quando è convocato, ma spesso i siti internet dei Csa non sono molto accessibili e immediati nella consultazione, oppure le notizie vengono scritte sui siti web pochissimi giorni prima della convocazione ufficiale. Tra l'altro ogni Csa fissa le proprie date, in tal modo il docente non può neppure godersi il meritato riposo estivo, non può programmarsi le ferie, perché deve ogni giorno inseguire le varie notizie su internet!!! sarebbe molto più semplice migliorare le comunicazioni di convocazione, chiarimento e altro, tramite l'utilizzo della posta elettronica, degli sms. Oggi giorno non si può perdere una supplenza o un trasferimento per così poco. Inoltre spesso alle domande non vengono allegati i documenti originali, ma le autocertificazioni, e spesse volte leggiamo sui giornali di errate interpretazioni delle dichiarazioni o di maldestri brogli!! Non sarebbe molto più semplice costituire per ciascun docente uno schedario telematico di tutti i suoi titoli culturali, professionali e di servizio? Appena il docente acquisisce un titolo, lo invia al ministero o al Csa e viene aggiornato il suo schedario virtuale. In tal modo ogni impiegato del ministero o del Csa può controllare immediatamente la veridicità dei documenti. In tal modo, per qualsiasi pratica che produce il docente non ci sarebbe neppure bisogno delle autocertificazioni e la compilazione delle domande sarebbe semplice e immediata. Si dovrebbe soltanto compilare la parte anagrafica e ciò che si chiede, perché tutti i titoli di servizio e culturali sono già contenuti nel data base che è stato precedentemente creato; per ogni docente un data base! E tutto per i prossimi 100 anni si sistema senza più ricorsi, rancori e perdite di tempo presso i tribunali.

30. Si dovrebbe rivedere la tabella che indica, in base a ciascuna laurea conseguita, quali materie si possono insegnare. Ad esempio diversi anni fa, la materia Matematica e Fisica la potevano insegnare soltanto i matematici o i fisici, successivamente, (se non ricordo male quando Ministro alla Pubblica Istruzione era Luigi Berlinguer), anche agli Ingegneri è stata data la possibilità di insegnare Matematica e Fisica. A mio modesto avviso, Niente di più sbagliato!! per tante motivazioni, sia di formazione culturale che sociali. Agli Ingegneri già bastavano le miriadi di materie tecniche che potevano insegnare! Anche i Matematici e Fisici potrebbero allora insegnare materie quali: Sistemi, Elettrotecnica, Elettronica, Costruzioni, Topografia, ecc. !!! Se noi vogliamo un'Italia con un alto valore Matematico e Fisico, le materie Matematica e Fisica devono tornare ad esclusivo insegnamento di chi è laureato in Matematica e/o in Fisica. Per tale motivo le Facoltà di Matematica e di Fisica sono quasi deserte, prive di studenti. Se l'insegnamento della Matematica e della Fisica fosse esclusivamente riservato a chi è laureato in tali discipline, sicuramente tali bellissime Facoltà tornerebbero ad essere molto richieste dagli studenti. 

31. Personalmente, avvicinerei l'esame di Stato delle scuole superiori alle stesse modalità dell'esame di tesi di Laurea. Per quale motivo si diventa Ingegneri, matematici, fisici, medici, ecc. mediante una tesi di laurea e non si può diventare diplomati, con una procedura similare? in tal modo non ci sarebbero mai stravolgimenti nei voti , tutto o quasi dipende da ciò che si è accumulato o meritato negli anni. Non mi sembra giusto giocarsi tutto il proprio passato in una errata prova o in una non congeniale domanda. L'esame di Stato dovrebbe avere la stessa procedura e valutazione dell'esame di laurea: "si parte da un voto che deriva dalla media dei voti di tutti e 5 gli anni del diploma, si espone oralmente qualche argomento, non vi sono prove scritte né prodotte dal Ministero, né prodotte dai docenti; la commissione ha un certo e limitato numero di punti da assegnare." Ciò si fa in tutti gli Atenei. Basta pensare che in molti Politecnici Italiani, l'esposizione dello studente è al massimo di 20 minuti, mentre durante gli esami di Stato, a volte, si assiste ad interrogazioni che durano 80 o 90 minuti !!!! Del mondo universitario bisogna copiare alcune cose buone che gli appartengono. 

32. Personalmente, organizzerei la spesa di tutti i fondi di una scuola in modo simile a come sono organizzati i Comuni le Provincie o le Regioni. Si dovrebbero nominare dei docenti referenti di settore, tipo gli Assessori, e ciascuno di loro dovrebbe avere autonomia di spesa e autonomia per poter bandire gare di appalto pubblico. Ad esempio, tra i docenti si dovrebbero individuare figure del tipo: Referente all'acquisto delle infrastrutture informatiche; referente all'acquisto dei suppellettili per le classi , istituto e cancelleria; referente all'acquisto di libri e materiale didattico e audiovisivo; ecc. ecc. Ciascuno di loro con autonomia di bilancio e di spesa, dovrebbe avere la facoltà autonomamente di indire gare di appalto pubblico, come fanno gli assessori comunali che non si rivolgono al sindaco per effettuare ogni spesa che ritengono opportuna.
Tutti gli altri docenti della scuola, a seconda delle loro esigenze didattiche, possono inviare formali richieste a tali docenti referenti, i quali devono sempre rispondere per iscritto entro 30 giorni, per quale motivo una determinata richiesta non viene accolta. Attualmente, di fatto, l'unica persona che può decidere, acquistare, bandire una gara di appalto è solo e soltanto il preside!!! Al momento, teoricamente ma non troppo!, un docente potrebbe proporre ad un preside un importantissimo e fondamentale acquisto da effettuare, e questi, neppure prenderlo in considerazione. Neppure dare una risposta scritta, in poche parole: fregarsene! Mentre un altro docente potrebbe proporre un incauto, stupido e inutile acquisto e un preside potrebbe senza dare conto a nessuno, fare l'inutile acquisto. A mio avviso, organizzando per come suggerisco la spesa dei fondi di una scuola, tutto sarebbe più celere, più efficace, più equo e meno dispendioso. La procedura per designare tali docenti referenti, credo debba essere quella di accogliere all'inizio dell'anno le candidature dei docenti circa l'incarico da svolgere, e mediante votazione a scrutinio segreto, tutti i docenti sceglieranno i docenti più adatti per ricoprire tali funzioni. Inoltre, ciascun docente dovrebbe avere un budget minimo annuo di almeno 2.000.00 euro per acquistare materiale didattico da lui autonomamente scelto, computer portatile, libri, riviste, ecc., da utilizzare in classe per migliorare e potenziare la propria didattica. 

33. Da molto tempo si sente l'esigenza di rafforzare la componente scientifica nei licei scientifici statali italiani, anzichè fantasiose ristrutturazioni, basterebbe che tutti i licei scientifici abbiano il piano di studio come quello di una tra le migliori Sperimentazioni nazionali in atto, la Sperimentazione P.N.I., Basterebbe togliere tutte le miriadi di micro-sperimentazioni che lasciano allo studente al massimo, labili frammenti di pochissimi contenuti. Le riunioni pomeridiane di scrutinio primo quadrimestre potrebbero essere facilmente evitate, basterebbe che i docenti comunicassero la valutazione degli studenti alla segreteria, indicando se le carenze sono tali da inserire oppure no lo studente nei corsi di recupero. Ogni docente potrebbe compilare un foglio per ciascuna classe con i seguenti dati: voto, assenze, inserimento o no ai corsi di recupero. In tal modo, si ridurrebbe e migliorerebbe notevolmente la burocrazia cartacea degli elaborati da produrre. I docenti dovrebbero avere molto tempo non burocratizzato, per essere riposati e sereni per studiare sempre i nuovi libri di testo, per una sempre migliore didattica. Attualmente si osservano cose stranissime, docenti che dalle 8 alle 12 fanno lezione, poi dalle 15 alle 20 sono impegnati in riunioni di scrutinio di primo quadrimestre e poi l'indomani mattina di nuovo a lezione e pomeriggio di nuovo altri scrutini! Inoltre, tutte queste decine e decine di ore, "non sono pagate", nelle altre amministrazioni sarebbero pagate come lavoro straordinario. Se a ciascun docente dovessero essere tutte pagate le ore di lavoro straordinario, circa 3500.00 euro nette l'anno sarebbe l'importo.

34. Spesso si sente parlare male dei dipendenti pubblici, anche se questi con grande impegno, dedizione, senso dello Stato, lavorano molto e contribuiscono ad elevare la qualità dello Stato. Personalmente penso che sono molto più "dipendenti statali "le testate giornalistiche nazionali e locali, le aziende, le società, i partiti politici, i gruppi politici, i politici, ecc. che prendono dallo Stato milioni e milioni di euro!!! pur non essendo un apparato gestito dallo Stato. I dipendenti pubblici ricevono dallo Stato soltanto lo stipendio! mentre c'è chi riceve dallo Stato ricchezze enormi ! e molte volte proprio queste figure sono quelle che parlano male dello Stato stesso!!! Quanti milioni di euro ha ricevuto dallo Stato la Fiat?, quanti il Corriere della Sera?, quanti Repubblica?, quanti milioni di euro da lo Stato ai laboratori privati di analisi cliniche? alle farmacie? ai centri di diagnostica? ecc. Personalmente penso che tali "privati" siano i veri "dipendenti statali". 

35. A mio modesto avviso, tutti i docenti d'Italia (scuola elementare, media e superiore) dovrebbero avere l'anno sabbatico (per studio e ricerca), ogni 10 anni e non soltanto i docenti universitari. 

Comprendo bene, Signor Ministro, che il Ministero che Lei rappresenta è un Ministero molto delicato e importante, e che risolvere i tanti problemi che da decenni ci sono non è facile per nessuno; anche per questo ho pensato di farle cosa gradita nello scrivere tali mie osservazioni e, nel caso Lei le ritenesse utili o percorribili, sono lieto di aver dato il mio personale e modesto contributo. 

Sono certo che il Ministro che riuscisse a concretizzare, tutti o gran parte, i punti che ho precedentemente esposto, rimarrebbe nella Storia come il miglior Ministro della Pubblica Istruzione. 

A breve scriverò ulteriori aggiornamenti in questa lettera aperta. A mio modesto avviso se tutto ciò si potesse realizzare (ovviamente non tutto nell'immediato potrebbe essere risolto) ci sarebbe un miglioramento sostanziale della Scuola Italiana, cosa che sicuramente sia a Lei che a noi darebbe molta soddisfazione. 

Distinti Saluti 

Francesco