In Veneto, per i precari di Anna Maria Bellesia La Tecnica della Scuola, 8.2.2011 Interessante iniziativa di formazione destinata al personale precario, docenti inseriti nelle graduatorie a esaurimento e personale Ata inserito nelle graduatorie permanenti (D.M. n. 68/2010 e D.M. n. 80/2010). In subordine, sono ammessi anche i docenti abilitati e il personale Ata non inclusi negli elenchi prioritari, purché inseriti nelle graduatorie provinciali o nelle graduatorie d’istituto (legge n. 167/2009). Prevista un’indennità di frequenza. Il progetto “Formare X Includere”, promosso dalla regione Veneto in collaborazione con l’Usr, è finanziato nell’ambito del Fondo sociale europeo e gestito dall’università Iuav di Venezia, con il partenariato operativo di altre università e di un’istituzione scolastica per provincia, sede dei corsi in presenza. E’ prevista un’indennità di frequenza per gli utenti prioritari percettori di indennità di disoccupazione. Per tutti i destinatari dei percorsi sono riconosciute spese di vitto per un importo massimo di 10 euro per pasto se impegnati in attività per oltre sei ore giornaliere, e spese di viaggio per gli spostamenti che superino i 10 km per il raggiungimento della sede del corso. In ogni caso i partecipanti sono considerati in servizio a tutti gli effetti nei giorni in cui le attività formative coincidono con gli impegni scolastici. Un altro aspetto interessante è la valutazione del punteggio conseguibile per i precari di cui sopra, rimasti disoccupati, che dichiarano la propria disponibilità a partecipare a progetti attivati dalle regioni (legge n. 167 del 24/11/2009 e D.M. n. 100 del 17/12/2009). A conclusione del percorso formativo, previa frequenza del 70% delle ore previste e il superamento della verifica finale, viene infatti, rilasciato non solo l’attestato di frequenza, ma è attribuito un punteggio fino a 12 punti per i docenti abilitati inclusi negli elenchi prioritari, o rapportato ai mesi di durata del progetto per i docenti abilitati non inclusi negli elenchi prioritari. Positivo il commento in ambito sindacale. Secondo la Cgil di Verona, il bando è “un’occasione di costruire punteggio per il corrente anno scolastico”, soprattutto per quest’ultima tipologia di precari. Gli interventi formativi saranno attivati tra febbraio e giugno 2011. Il percorso è flessibile e personalizzabile rispetto ai bisogni dell’utenza, che può scegliere di frequentare 2 moduli tra i 7 temi proposti per un totale di 480 ore, suddivise tra formazione in presenza, a distanza e project work, utile per la successiva e diretta applicazione delle conoscenze e competenze acquisite nelle diverse realtà scolastiche dei partecipanti. L’obiettivo è di promuovere la riqualificazione della professionalità docente con particolare riferimento a problematiche legate all’abbandono scolastico, all’inclusione e al riorientamento. I contenuti sono di grande attualità e di sicura ricaduta nell’attività professionale: alternanza scuola-lavoro e integrazione dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro; integrazione e inclusione dei soggetti con disabilità; orientamento e riorientamento, accompagnamento, recupero e reinserimento degli studenti a rischio di dispersione scolastica; nuove materie quali la “responsabilità sociale delle imprese”. Per il personale Ata: interventi di supporto alla didattica con le nuove tecnologie; azioni di supporto all’inserimento e all’integrazione degli studenti stranieri nel sistema educativo regionale; soluzioni a problemi di accoglienza e gestionali relativi all’integrazione e all’inclusione dei soggetti con disabilità. |