SCELTE LE MATERIE Come funziona la maturità? a cura di Raffaello Masci La Stampa, 1.2.2011
roma
Non c’è nulla di eclatante. Si sa che la prima prova scritta, comune
a tutti gli indirizzi di studio, è quella di italiano. Ma si conosce
in anticipo (salvo scelte clamorose) anche la seconda prova, in
quanto le materie che ruotano sono sempre le stesse. Per esempio: al
classico una volta c’è latino e l’altra greco, allo scientifico
sempre matematica, all’artistico ruotano un paio di materie ma
sempre quelle, e così via.
Teoricamente il ministero potrebbe interrompere la continuità che si
è ormai affermata e fare delle scelte del tutto innovative ma,
poiché opzioni del genere andrebbero a detrimento dell’affidabilità
dell’esame, non lo fa.
Assolutamente no. Ogni anno cambia, e anche radicalmente, il tipo di
prova che, nell’ambito di ciascuna materia, viene assegnata. Il
compito, insomma, è sempre nuovo e spesso fortemente innovativo.
Il ministero istituisce all’inizio di ogni anno una commissione di
esperti dei vari indirizzi di studio, i quali propongono delle
tracce che poi, dopo un certo numero di riunioni e di confronti,
vengono fissate per iscritto in forma definitiva. Per quanto
riguarda il tema di italiano, normalmente, anche il ministro stesso
partecipa alla scelta delle tracce.
Non ci sono date fisse per questo. Tuttavia, alla luce della
consuetudine, si può dire che già oggi il ministero conosce i temi
di italiano (relativi alla prima prova scritta) e gran parte dei
compiti relativi alla seconda prova. E questo proprio per il fatto
che il lavoro delle commissioni è, a questo punto dell’anno
scolastico, ormai in stato avanzato.
In effetti da sempre, alla vigilia della maturità, si rincorrono
voci su possibili temi e perfino su eventuali tracce per la seconda
prova. L’esperienza insegna, però, che si tratta sempre di voci mai
confermate dalla realtà se non in casi rarissimi in cui ci si
azzecca solo per ragioni di probabilità statistica: circolano così
tante tracce che una potrebbe avvicinarsi a quella vera. Comunque
cercare di sapere prima le cose è fatica sprecata, perché nulla è
uguale a ciò che poi verrà effettivamente richiesto.
Per il fatto che mentre la prima prova (il tema di italiano) si
svolge in un’unica giornata, la seconda prova - negli istituti
tecnici e professionali ma anche artistici - può essere costituita
da un esame pratico o di laboratorio, per la quale sono previsti
fino a tre giorni di impegno. Stando così le cose, la terza prova
viene spostata in avanti per consentire a tutti gli indirizzi di
studio di sostenerla nello stesso giorno.
In numero, ovviamente, cambia, ma da una decina d’anni si oscilla
tra i 430 e 500 mila studenti, con un tasso di promozione sempre
superiore al 90 per cento (fino a punte del 96-97 per cento). E
questo perché la selezione degli studenti avviene negli anni
precedenti e perfino in sede di scrutinio di ammissione e chi arriva
all’esame ha già superato tante valutazioni. Senza dire che chi non
ha sufficienze in tutte le materie oppure ha un voto negativo in
condotta, non può avere accesso alla maturità.
L’EsaBac è un progetto educativo in vigore dal 2009 e frutto di un
accordo tra i governi italiano e francese, che consente agli allievi
dei due Paesi di conseguire simultaneamente due diplomi a partire da
un solo esame, l'Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese.
Chi fa l’esame di maturità dopo aver seguito questo progetto avrà un
diploma automaticamente riconosciuto sia in Italia che in Francia e,
ovviamente, dovrà essere bilingue.
Gli istituti interessati sono, complessivamente, 47, ma quest’anno
arriverà alla maturità solo una prima tranche di 29 scuole, presenti
soprattutto nell’area nord-occidentale del Paese. Gli altri faranno
l’esame nel 2013. |