Università, al via la valutazione
Profumo "Sarà uno
strumento per favorire La Stampa, 20.12.2011
roma Ad illustrare le caratteristiche della ricerca è stato il ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo, in compagnia del presidente dell'Anvur, Stefano Fantoni. La valutazione - fondata su rilevanza, originalità, innovazione e internazionalizzazione del prodotto - riguarderà tutte le 67 università statali, le 28 non statali, nonché gli enti di ricerca vigilati dal Miur (12) e gli enti di ricerca pubblici e privati (24). A dare il termometro della qualità saranno i prodotti della ricerca provenienti da oltre 50mila soggetti fra docenti universitari, ricercatori e tecnologi. Un lavoro che permetterà «di premiare il merito e facilitare un processo virtuoso di perseguimento della qualità. Inoltre, la valutazione, servirà per fotografare lo stato dell'arte della ricerca scientifica italiana». Il lavoro di questi mesi produrrà, inoltre, elementi importanti per determinare la destinazione dei finanziamenti futuri, per atenei ed enti, di ricerca in modo mirato e selettivo. A compiere questa attenta analisi dei prodotti saranno 14 Gruppi di esperti della valutazione (Gev), composti da 450 esperti nazionali ed esteri, che opereranno su 14 aree di valutazione, coincidenti con quelle previste dal consiglio universitario nazionale. «Dopo 8 anni riparte la valutazione dei prodotti della ricerca con finalità e procedure a quelle già adottate in altri paesi europei» ha sottolineato il presidente Fantoni. La precedente valutazione (Vtr - valutazione triennale della ricerca) risale infatti al triennio 2001 - 2003 ed era realizzata su soli 18mila prodotti. L'intera operazione avrà un costo di 10,5 milioni di euro, con un deciso risparmio rispetto alla valutazione precedente. Risparmio ottenuto «dimezzando i compensi degli esperti» e cercando di limitare al minimo i costi di missione. «Il nostro paese dimostra di avere energia, capacità e personalità con pochi eguali. Quello che manca - ha spiegato il ministro Profumo - è il senso di aggregazione rispetto al progetto paese. Per questo l'obiettivo è andare a stimolare forme di aggregazione affinché ciascuno diventi più partecipe della qualità della propria istituzione. L'obiettivo - ha concluso - è ricreare un senso istituzionale nella persone». |