La sfida di Profumo: da TuttoscuolaNews, n. 515 12.12.2011 Il ministro dell’istruzione, università e ricerca Francesco Profumo ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza che la “scuola entri a pieno titolo nell’innovazione del sistema Paese, adeguandosi alle esigenze educative delle nuove generazioni di studenti che ci chiedono competenze digitali, linguistiche, organizzative e logiche all’insegna della massima flessibilità cognitiva. Una sfida che questo Governo ha intenzione di intraprendere”. In poche parole Profumo vuole una scuola al passo dei tempi anche per prevenire i sintomi di una crescente disaffezione che le famiglie e i giovani cominciano a nutrire nei suoi confronti. L’obiettivo è chiaro: proporre agli studenti le condizioni e gli ambienti adatti perché possano costruirsi il proprio futuro, mettendo in moto il loro desiderio di sapere e muovendosi lungo una pista di ricerca e di scoperta. Il punto centrale è riuscire ad affiancare al necessario impegno della scuola, dei docenti, dei dirigenti, l’indispensabile mobilitazione dell’opinione pubblica. La scuola ha bisogno di tutti e le scelte decisive per il futuro dei giovani dovranno essere le più partecipate. Potrebbe diventare utile ma anche conveniente promuovere una collaborazione con le categorie commerciali, come positivamente realizzato dalla prima scuola digitale 2.0 della Regione Marche. Il circolo didattico “Regina Elena” di Civitanova Marche, con l’allestimento di 26 aule con lavagna interattiva, una piattaforma e-learning, un sistema di audio-video conferenza per collegamenti in remoto tra scuole lontane, ha trasformato, mettendo in dubbio pratiche consolidate che spesso cadono nella routine, l’ambiente di apprendimento della scuola secondo una concezione diversa dello spazio, del tempo e dell’organizzazione dello studio. |