La linea del ministro secondo l’on. Aprea

da Tuttoscuola, 19.12.2011

In attesa della audizione che la VII Commissione cultura della Camera ha richiesto al ministro dell’istruzione, prof. Francesco Profumo, l’on. Valentina Aprea, presidente di quella Commissione, ha rilasciato a “ilSussidiario.net” la sua interpretazione personale del Profumo-pensiero, all’insegna della continuità rispetto a quanto fatto dal ministro Gelmini.

Aprea ha ricordato innanzitutto che “la sintonia tra Profumo e la Gelmini, del resto, è testimoniata dal fatto che è stato proprio l’ex ministro e indicarlo per la presidenza del Cnr”.

Questa della sintonia tra l’ex-ministro e il nuovo è una sottolineatura che suona non tanto come tentativo di rafforzare una linea di continuità quanto un tentativo di mantenere l’azione del ministro Profumo nell’ambito del processo innovativo tracciato dalla Gelmini.

Tra le prime dichiarazioni di Profumo, quella secondo cui, ha ricordato l’Aprea, “La riforma Gelmini non si cambia, bisogna solo oliare il sistema” è una riprova della linea di continuità della sua azione di governo, anche se, osserva con prudenza la rappresentante del Pdl, resta da capire come tali linee si dispiegheranno nella concretezza dei temi all’ordine del giorno.

Valentina Aprea ha evidenziato che “Nel caso della riforma dell’Università, bisogna ricordare che il professor Profumo ne è stato uno dei promotori e che da rettore del Politecnico di Torino, che è una delle eccellenze italiane, è sempre stato consultato in merito al suo impianto, di cui ha contribuito fattivamente a impostare i principi”.

Per quanto riguarda invece la riforma della scuola, l’on. Aprea, ha sottolineato che “al di là della riforma degli ordinamenti, ormai consolidati e in via di attuazione, le innovazioni con cui si stava confrontando la Gelmini credo siano pienamente condivise dal ministro”, che in più occasioni ha sottolineato l’importanza di un intervento sulle problematiche connesse alla valutazione, qualità ed eccellenza.

Oltre a “oliare il sistema”, Aprea si è augurata che il ministro voglia anche riprendere velocemente la questione del reclutamento e dello stato giuridico dei docenti nell’ottica di rafforzamento dell’autonomia. Vedremo presto come si muoverà nella realtà il nuovo ministro.