Il
potere illusorio dei sogni!
Caterina Stelluto, 23.12.2011
Caro Ministro Profumo,
Chi le scrive è una docente certamente non più giovane, una delle
migliaia di docenti che ogni giorno si svegliano con il pensiero di
ricostruire la scuola che oramai cade a pezzi e che ogni giorno come
la fenice risorge dalle sue ceneri.
Vede caro Ministro, quando ero piccola, essendo nata e vissuta fino
alla maggiore età in un paesino dell’Appennino Dauno mi è sempre
stato detto che l’unico modo per sfuggire alla zappa e all’ignoranza
fosse lo studio.
Vuoi diventare come me diceva mia madre? Vedi vado a fare la
stagione, zappo le barbabietole, raccolgo pomodori, raccolgo le
olive, mi spezzo la schiena per 61 giornate l’anno che mi
permetteranno di andare in pensione un giorno. Mi vedi, ho 40 anni e
il mio fisico ne porta addosso 80, ti vuoi ridurre così o vuoi
emanciparti e costruirti una vita migliore di quella che offre
questo paese? Mamma voglio andare a scuola. I soldi sono pochi ,
siamo in cinque e lavora uno solo e non sempre a tuo padre danno del
lavoro e se glielo danno non sempre viene puntualmente pagato, poi
c’è la disoccupazione per almeno 6 mesi l’anno, pensaci bene, non
abbiamo soldi e quelli che abbiamo sono pochi…
Insomma caro Ministro andai a scuola, mi diplomai e dopo il diploma
lasciai il paesello per inseguire il sogno della laurea, che arrivò
, perché sa signor Ministro, i sogni vanno alimentati e bisogna
credere nel potere dei sogni, soprattutto quando si deve ogni giorno
contare quanti soldi si hanno per poterli realizzare. Mi laureai
circa 25 anni fa, Laurea in lingue, con le lingue si va
lontano…molto lontano…fino all’abilitazione col concorso ordinario
nel 1990. Pensavo, vai Caterina sei abilitata, ora hai le carte in
regola puoi insegnare. Per 21 lunghi anni il mio è stato un
precariato matto e disperatissimo, tutte le scuole della provincia
di Firenze mi hanno vista passare per almeno una settimana, entravo
col cuore colmo di buone speranze e ne uscivo col cuore spezzato. Mi
dicevo, dai andrà meglio la prossima volta, hai superato un
concorso, si tratta solo di fare un po’ di gavetta ma prima o poi
quella benedetta graduatoria scorrerà. E così tra sogni, illusioni e
delusioni gli anni passavano. Le risparmio tutto quello che sta in
mezzo ai 10 anni tra il 1990 e il 2000. Arriviamo al 2000, nuovi
concorsi, partecipo a quelli ordinari e a quelli riservati, meglio
un’abilitazione in più, e così mi abilitai per inglese e per
geografia. Eh Caterina, sei in una botte di ferro, 5 abilitazioni
sono mica noccioline, dai un altro sforzo e il ruolo arriverà.
Finalmente nel 2006 dopo 16 anni dal primo concorso ordinario il
ruolo. Ancora risuona l’eco del mio urlo quando lessi da un link
postato da un amico su un forum di insegnanti precari, FIRENZE 1
posto ordinario, 1 da GP( una volta erano chiamate graduatorie
permanenti quelle che oggi sono le graduatorie ad esaurimento, dove
l’esaurimento è permanente e dove si alimentano le illusioni).
Arrivò il telegramma, lacrime di gioia, Caterina ce l’hai fatta, la
tua costanza è stata premiata.
Bel premio , generalmente i premi si danno subito dopo la vittoria,
non anni e anni dopo, quasi postumi, ma, mi dissi, che importa, ora
non dovrai più essere la supplente di nessuno, avrai classi tutte
tue che potrai seguire per interi cicli. Cominciai a pianificare la
mia vita in vista di una più ferma stabilità. Mai pianificare nulla
signor Ministro, soprattutto quando la disciplina che insegni fa
parte di quelle opzionali” era così che col progetto lingue 2000
veniva definito il francese e tutte le altre lingue comunitarie,
opzionale perché andava scelto e quindi il mio futuro dipendeva
dalla scelta, siamo dotati o no di libero arbitrio? Certo, così
dicono mi pare di aver letto da qualche parte.
Insomma questo progetto pareva funzionare, in qualche modo si cercò
di dare pari dignità a tutte le lingue straniere per evitare in modo
civile il monopolio dell’inglese oramai lingua corrente almeno nelle
intenzioni. Ho combattuto in prima linea per questo e finalmente
grazie all’impegno di associazioni di lingua , colleghi, sindacati,
fu reso obbligatorio l’insegnamento di una seconda lingua
comunitaria. Vedi Caterina, mi dissi, se uno crede ai sogni, prima o
poi si avverano. I sogni già, quelli, per fortuna! Quando oramai
credevo che il mio futuro di insegnante fosse la scuola media di
Signa, a pochi km da dove vivo fui convocata per il ruolo alle
superiori. Wawwwww Caterina, dai, era il tuo sogno, hai inaugurato
la sede associata del liceo scientifico Agnoletti di Campi Bisenzio,
volevi tornarci, è il tuo momento, sorridi, è andata. Sogna
Caterina, è il tuo momento!
Grandi dubbi, lascio i miei alunni ed inseguo i miei sogni o resto
dove sono? Ma Caterina se resti dove sei devi cambiare disciplina,
hai dato l’anima per il francese non puoi mollare ora. Accettai il
28 agosto 2008 il ruolo nel liceo dove avevo sempre desiderato
stare. Un altro anno di prova e finalmente il decreto di conferma in
ruolo. Felicità alle stelle, certo ce l’ho nel cognome, sono
Stelluto, ora sono finalmente a casa, basta levatacce posso disporre
meglio del mio tempo e pianificare la mia vita in vista della
stabilità. Quando uno crede ai suoi sogni! Eh signor Ministro,
stabilità cozza con la flessibilità e la flessibilità è madre
dell’incertezza. Vivevo nel sogno e nell’illusione, e come me tanti
colleghi. Ci svegliammo un giorno il ministro che l’ha preceduta con
un bel colpo di ramazza, grazie a una riforma scellerata venne
cancellato il francese e tutte le seconde lingue comunitarie dal
liceo scientifico ad indirizzo linguistico. Che tristezza signor
Ministro quando si crede fermamente nei sogni si muore.
Caterina Stelluto, docente di Lingua e Civiltà Francese, Liceo
Scientifico “A. M. E Agnoletti” Campi Bisenzio-Firenze