La
scuola garrotata.
Bisogna aumentare la percentuale di Pil destinato alla scuola
puntando alle medie Ue
Lettera aperta di Vincenzo Pascuzzi
Vincenzo Pascuzzi, 23.12.2011
Gentile ministro ed egregio prof. Profumo,
La garrota alla scuola. E’ inconfutabile, anche se sapientemente
sottaciuto e ignorato, il fatto che, negli ultimi 20-25 anni e con
governi orientati sia a destra che a sinistra, le risorse economiche
(i soldi) destinati alla scuola e all’istruzione sono state
costantemente ridotte.
Con riferimento al Pil, i finanziamenti alla scuola erano pari al
5,5% del Pil nel 1990, sono stai poi ridotti al 4,6% nel 2008 (1),
al 4,2% nel 2010 e ora puntano al 3,7% programmato per il 2015 e al
3,2% per il 2030 (2)! L’OCSE conferma e denuncia questa situazione
(3) (4). La situazione sta producendo una emorragia, una massiccia
fuga all’estero di giovani “talenti” allevati ed istruiti in Italia:
50-100 mila espatri all’anno, di cui 60-65 mila “under 40” e in
prevalenza non dal Sud Italia (!) ma dal Centro-Nord (5).
La 2ª fase del governo. Ieri il
Presidente Monti ha annunciato l’avvio della seconda fase del suo
governo (6). Vedremo. Oltre alle promesse liberalizzazioni, sembra
necessaria e irrinunciabile una imposta patrimoniale non simbolica
ma consistente e seria come Cgil chiede da oltre un mese e come ha
ribadito Camusso appena ieri (7). Ma Monti è anche responsabile del
Mef, allora Lei, ministro Profumo, dovrebbe pretendere (aut aut) una
decisa inversione di tendenza relativamente al declino del Pil
destinato alla scuola e all’istruzione. In mancanza di ciò,
l’alternativa per il Miur consisterà nel giocare a dividersi
bruscolini, fusaglie e semi di zucca e per Lei converrebbe tornare
al Cnr. Mentre per il presidente Monti, la non adozione di una
patrimoniale non di facciata segnerebbe la probabile fine del
governo già in primavera.
Ascolto, dialogo, trasparenza.
Molti hanno apprezzato la Sua dichiarata disponibilità all’ascolto e
al dialogo (8) e la propensione per la trasparenza (9) (in chiaro e
ben promettente contrasto con la sordità, la segretezza e la
solitudine della precedente gestione Gelmini). Interessanti sono
risultate le sue recenti apparizioni in tv prima con Gruber e Folli
e poi nel Forum di Repubblica. Questa seconda occasione ha provocato
ben 1.800 domande dal mondo della scuola e Lei ha potuto rispondere
solo ad alcune. Sarebbe veramente proficuo ed utile sia per la
scuola, sia per la Sua azione e attività di ministro, conoscere
queste domande e relative risposte ministeriali. Magari un po’ alla
volta e raggruppate per argomento o settore. Utile la loro
pubblicazione graduale sul sito del Miur: Le chiediamo cortesemente
di attivarsi in tal senso.
Valutazione. Mentre l’argomento
“ trasparenza” è semplice, schietto e condiviso, per l’argomento
“valutazione” esistono incomprensioni, contrasti e opposizioni.
Paradossalmente è stata la mancanza di trasparenza, di dialogo e di
ascolto unita alla propensione per le “soluzioni” imposte e calate
dall’alto, che ha prodotto questa situazione. Una pausa di
riflessione è più che opportuna, necessaria (10) (11).
Il concorso a cattedre. Forse è
stato annunciato prematuramente. Anche qui bisognerà approfondire e
sentire tutte le campane e, in particolare, i c.d. precari storici
(12). Due sole osservazioni. La prima consiglierebbe di immettere in
ruolo e stabilizzare subito tutti coloro che hanno insegnato per 3
anni secondo le normative Ue. La seconda riguarda il fatto che la
sospensione dei concorsi a cattedre per 13 anni ha avvantaggiato
alcuni e svantaggiato altri. Risultano avvantaggiati (o almeno
non-svantaggiati o poco-svantaggiati) coloro che, permanendo nelle
ultime GM del 1999, sono poi entrati in ruolo dal 2001 per mancanza
di successivi concorsi.
Risultano svantaggiati coloro che dopo il 1999 non hanno potuto più
cimentarsi in un concorso. Buon senso e dati statistici dovranno
aiutare a trovare una soluzione ottimale e condivisa da tutti gli
interessati. Poi, concorsi o altre modalità di reclutamento
dovrebbero servire a individuare i docenti più validi non solo i più
giovani e per di più senza criteri sulla “gioventù” ottimale e senza
indicazioni sul destino dei non più giovani abbastanza e
contemporaneamente non ancora pensionabili.
100 giorni a febbraio. Il 23 febbraio 2012 il governo
Monti compirà 100 giorni di vita e di attività. Aspettiamo questa
data per formulare un giudizio più fondato: vedremo se ci sarà stata
la patrimoniale oppure …. Idem per il ministro Profumo: a quella
data valuteremo non le parole o le promesse ma i FATTI. Per il
momento buon lavoro e auguri di buone feste.
LINK
(1) Spese istruzione e PIL 1990-2008
(2) OCSE conferma che l'Italia disinveste nell'istruzione
(3) In Italia, la percentuale del PIL destinata all’istruzione è una
delle più basse di tutti i Paesi OCSE.
(4) Ocse, l'istruzione italiana è in caduta libera
(5) CENTRO STUDI “FUGA DEI TALENTI”
(6) Monti: “Via alla seconda fase”
(7) Camusso: ''Misure ingiuste, patrimoniale necessaria''
(8) Profumo: Voglio essere il ministro dell’ascolto e del dialogo
(9) Profumo: La combinata vincente è trasparenza più valutazione
(10) Sospendiamo l'Invalsi? Finché non sarà chiarito il suo ruolo? E
non avremo obiettivi comuni da testare?
(11) No alle prove Invalsi
(12) Caro ministro, ecco le proposte dei precari sui concorsi
Vincenzo Pascuzzi