Sostegno, 600 euro per fare ricorso.
Anffas: "Inaccettabile"

  da Il Redattore Sociale, 21.12.2011

ROMA. E’ “ingiustificato ed inaccettabile” che alle famiglie che ricorrono ai Tribunali per veder assicurato il diritto dei propri ragazzi con disabilità ad usufruire delle ore di sostegno, sia richiesto un contributo unificato di 600 euro. Una misura che “sembra essere stata creata per dissuadere i familiari a richiedere l’aiuto della giustizia per rivendicare la docenza di sostegno”. Così il presidente dell’Anffas, Roberto Speziale, interviene sulla circolare emessa dal Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa – dopo le modifiche introdotte a luglio dal governo - in cui si richiede il versamento del contributo unificato di 600 euro per ricorrere all’autorità giudiziaria amministrativa in relazione all’illegittima ed insufficiente assegnazione di docenza di sostegno per gli alunni con disabilità.

“Il diritto del disabile all’istruzione – afferma Speziale - si configura come un diritto fondamentale la cui fruizione è assicurata attraverso misure di integrazione e sostegno idonee a garantire la frequenza degli istituti d’istruzione”. Eppure oggi “in Italia sono tantissimi i casi di famiglie costrette a ricorrere ai Tribunali per veder assicurato il diritto dei propri ragazzi con disabilità ad usufruire, per un numero di ore adeguato alle loro esigenze, della docenza specializzata di sostegno”. Speziale spiega che fino ad oggi il procedimento “era esente dal contributo unificato, poiché concernente i minori e la tutela della prole” e che “è già sufficientemente frustrante per le famiglie dover ricorrere all’autorità giudiziaria per vederlo riconosciuto e rispettato senza doverci sommare anche un peso economico non indifferente”.

L’Anffas si pronuncia contro il pagamento, affermando che “se proprio risulti indispensabile un pagamento, si potrebbe far effettuare il versamento di un contributo unificato pari a 37 euro, così come previsto per alcune ipotesi di controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria”. “Riteniamo davvero ingiustificato ed inaccettabile questo nuovo ostacolo che si è posto nella vita già difficile delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in un momento in cui il loro futuro è sempre più incerto anche a causa delle incognite concernenti la nuova manovra finanziaria e la legge delega sulla riforma fiscale e assistenziale: auspichiamo, quindi, che le istituzioni preposte intervengano al più presto per risolvere la questione e salvaguardare così l’istruzione destinata agli studenti con disabilità. Anffas Onlus, da sempre attenta a questa problematica, ha già provveduto a segnalare il problema al Ministro dell’Economia e delle Finanze, de lla Giustizia e al Presidente della Repubblica”.